Torino e le pietre della Memoria

2018-01-11 12.55.37Pietre d’inciampo 2018: anche quest’anno Torino accoglie e promuove il progetto Stolpersteine dell’artista tedesco Gunter Demning per ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista. Il progetto è stato presentato nella sede del Consiglio Regionale del Piemonte, proprio per sottolineare il coinvolgimento non solo del capoluogo, ma anche di molte località sparse sul territorio, tra cui Alessandria, Novi Ligure e Acqui Terme. In Piemonte quindi tra il 14 e il 18 gennaio verranno posate 37 pietre d’inciampo. A presentare l’iniziativa, promossa tra gli altri dal Consiglio Regionale nella persona di Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione e dalla Città di Torino, tramite l’assessore alla Cultura, Francesca Leon, sono gli enti promotori: il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; la Comunità Ebraica di Torino, il Goethe Institut Turin e l’ANED sezione Torino. Presenti anche i sindaci di Collegno, di Condove e di Lanzo.
Ciò che contraddistingue Torino è aver legato alla cerimonia delle pietre d’inciampo un progetto didattico rivolto alle scuole, svolto in particolare dal Museo Diffuso, spiega il suo direttore, Guido Vaglio. Anche Lucio Monaco, per l’ANED, sottolinea come con l’apporto della didattica, la posa non si esaurisca in un semplice rituale. “Le pietre”, commenta “sono da considerarsi il polo opposto ai viaggi della memoria e la tensione tra questi è riempita dal lavoro di docenti e insegnati”. Le pietre, poste davanti alle abitazioni dei deportati, ci restituiscono i nomi e le vicende dei singoli: “Ci permettono di ricostruite delle microstorie sotto forma di tessere di un grande mosaico che si sta ampliando di anno in anno”, commenta Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino. Le pietre sono anche un monumento, un segno di “perenne responsabilità”, così le definisce la direttrice del Goethe Istitute, Roberta Canu , facendo sue le parole del Cancelliere Tedesco Angela Merkel.

Alice Fubini