LETTERATURA Rileggere per meglio capire

Schermata 2018-01-15 alle 16.59.13“Settanta anni fa usciva a Torino presso un piccolo editore Se questo è un uomo. Era l’opera di uno sconosciuto aspirante scrittore, che raccontava agli italiani la vicenda dei campi di sterminio nazisti. In questi sette decenni questo libro si è trasformato in un classico della nostra letteratura. Com’è potuto accadere che questo volume, riprodotto su una carta povera del dopoguerra – era il 1947 – sia divenuto così importante?” Sono le parole con cui si presenta il nuovo numero di Riga, appena uscito, dedicato a Primo Levi a vent’anni dal primo volume monografico dedicatogli dalla rivista fondata da Marco Belpoliti ed Elio Grazioli. Pubblicata dall’editore marcos y marcos, con questa ultima uscita arriva al numero 38, che si apre con un testo inedito di Aldo Zargani, per continuare con alcuni testi poco noti di Levi, interviste apparse sui giornali o registrate dal 1963 al 1986 e alcune brevi dichiarazioni su vari argomenti. La parte centrale del volume riproduce la maggior parte dei saggi che già comparsi nel volume di Riga del 1997, cui si aggiungono un testo sul rapporto con Israele e un racconto della ricezione in America. Chiudono gli atti del convegno “Primo Levi antropologo ed etologo” del 2016. L’intervista da cui è estratto il testo che pubblichiamo in queste pagine si intitola “Storia della mia vita” ed è stata registrata nel 1982 da Pier Mario Fasanotti e Massimo Dini. Si tratta della più ampia di tre versioni della stessa intervista, pubblicata su Riga, che doveva essere inserita in un volume dedicato al mestiere di scrittore con colloqui di vari autori, ma il volume non uscì. È uscito invece sull’ultimo numero della rivista letteraria “Il Verri” un lungo articolo in cui Marco Belpoliti riprende e rielabora i testi pubblicati settimanalmente, per qualche mese, nella newsletter quotidiana Pagine Ebraiche 24, e intitolati “Levi papers”, sul lavoro dello scrittore. Ne riproponiamo qui due.