Milano – Dialogo, nel segno di rav Laras
“Rav Giuseppe Laras ci teneva che si partisse dai testi. Nei suoi ultimi scritti, ha più volte invitato a tornare a studiare la Bibbia, su cui purtroppo in Italia c’è molta ignoranza”. A ricordare rav Laras, scomparso nel novembre scorso, il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib in occasione della 29esima Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei in Italia. Rav Arbib, in dialogo con l’arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo – moderati da Sara Comparetti, presidente del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano – ha ricordato il ruolo avuto da rav Laras nel dialogo tra ebraismo e cristianesimo di cui fu uno dei pionieri insieme al cardinale Martini. Nel ricordare il tema della Giornata, dedicato alla Meghillat Echà (Lamentazioni), rav Arbib ha sottolineato come si tratti di un “testo terribile”, che gli ebrei leggono in un giorno di lutto come il 9 di Av e che racconta “una tragedia ma che al contempo si chiude con una speranza”. Il rav ha colto inoltre l’occasione per far emergere la sua preoccupazione rispetto al riemergere dell’antisemitismo. Troppe poche voci, ha sottolineato Arbib, si sono levate per denunciare le frasi antisemite urlate in arabo proprio a Milano il 9 dicembre scorso durante una manifestazione propal. Il dialogo deve essere un’argine anche di fronte a questi fenomeni, in cui le minacce agli ebrei devono trovare una voce chiara da parte della società e delle realtà religiose, il richiamo del rav.