Bambini, il ricordo nell’arte
Una grande installazione in cui dallo spazio buio emergono i ritratti dei bambini. Un percorso che si snoda tra piccoli e grandi raffigurazioni, realizzati su tavola carbonizzata. Con i ritratti, tanto puntuali da sembrare fotografie, che sono ridotti al bianco e nero.
Si presenta così Étoiles filantes, mostra dell’artista Mauro Maugliani dedicata alle vittime (italiane e romane) più giovani della Shoah. Un progetto espositivo (visitabile al Mattatoio – Ex Macro Testaccio fino al 18 marzo) che dà seguito a un lavoro iniziato nel 2017 con una precedente mostra al Musée Masséna di Nizza. Per questo specifico appuntamento, è stato spiegato ieri nel corso dell’inaugurazione, possibile grazie a una sinergia tra Comunità ebraica di Roma, assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, della Métropole Nice Côte d’Azur, Union des Communautes Juives Côte d’Azur – Corse e Yad Vashem Nice Côte d’Azur, sono state messe a disposizione immagini e foto dell’epoca. Coinvolti l’archivio storico comunitario, la Fondazione Museo della Shoah e il Cdec.
“Questa mostra vuole essere una preghiera per tutti i bambini vittime della Shoah restituendone il ricordo attraverso i loro ritratti” ha sottolineato l’artista, intervenuto insieme alla presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, all’assessore comunitario alla Cultura Giorgia Calò, all’assessore comunale Luca Bergamo. “Basandosi su un lavoro propriamente iconografico che parte dagli archivi fotografici, Maugliani celebra la vita ritrovata, senza per questo perdere la memoria del genocidio. Ricrea pedissequamente la realtà e al contempo – ha spiegato Calò – è in grado di mantenere una distanza rispettosa di una verità insostenibile”.
(31 gennaio 2018)