Fra terra e cielo, una settimana nel segno della cultura ebraica
Prende il via questa sera la terza edizione del festival Fra terra e cielo, che prende spunto dalla festa ebraica di Tu Bishvat dedicata agli alberi (anche detta Capodanno degli alberi), per aprire uno spazio di riflessione sulla tradizione ebraica. A promuovere la rassegna, l’Associazione per il Refettorio Ambrosiano Onlus – dove si terranno tutti gli appuntamenti – con il patrocinio della Comunità ebraica di Milano e dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. Ideatore dell’iniziativa, don Giuliano Savina, presidente dell’associazione, mentre la direzione artistica è affidata a Miriam Camerini (direttrice artistica di Benhashmashot, Teatro ebraico a Milano).
Il tema dell’edizione 2018 è Israele e gli altri, suggestione che sarà sviluppata a partire dalla serata inaugurale di lunedì 5 febbraio (0re 21.00) con un dialogo fra Stefano Levi Della Torre (filosofo e pittore, studioso di ermeneutica ebraica), Raniero Fontana (già docente di Letteratura rabbinica all’Istituto Ratisbonne di Gerusalemme, studioso di Noachismo) e il padrone di casa, don Giuliano Savina.
La settimana prosegue – con un evento ogni sera a partire dalle ore 21.00 – snodando una serie di esperienze volte a sollecitare tutti i cinque sensi. Si passa quindi dal canto armonico alla ricerca del silenzio, guidati da Sandro Spagnoli, luogo di partenza di ogni meditazione, alla visione di film di animazione israeliani prodotti dagli anni ’30 a oggi, selezionati e raccontati da Asher Salah, docente di cinema presso la Bezalel Art Academy di Gerusalemme.
La serata di giovedì 8 febbraio è dedicata a un concerto del trio klezmer Cidnewski Kapelye (Angelo Baselli al clarinetto, Davide Bonetti alla fisarmonica, Andrea Bugna al contrabbasso e con la voce di Miriam Camerini) sulla partecipazione ebraica alla Rivoluzione russa e al suo contenuto messianico.
Venerdì 9 è la serata dello Shabbat, momento fondativo dell’identità ebraica, con una cena del Sabato ebraico alla scoperta di sapori e melodie che hanno il gusto del mondo a venire, accompagnati dalla musica e dalla narrazione di Miriam Camerini, Bruna Di Virgilio e Mila Trani. Ad allietare la tavola, ospiti di ogni fede in un’atmosfera di vera fratellanza.
Domenica 11 febbraio, per concludere in armonia, è il momento di riunire le famiglie con un grande evento pomeridiano (l’unico, tutti gli altri sono serali): attorno a quattro grandi tavoli sono allestiti altrettanti gruppi di studio per ricreare l’atmosfera di una yeshivà, una accademia talmudica tradizionale in cui si studiano testi ebraici discutendoli ad alta voce con l’ausilio di sei maestri dedicati e riuniti per l’occasione. Il pittore Jean Blanchaert e il fotografo Giorgio Majno curano la parte visiva del programma, a cominciare dall’immagine del grande Ficus Benjamin che Majno ha generosamente donato alla locandina del festival.
La partecipazione all’incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti ad eccezione dell’evento di venerdì 9 febbraio per il quale è necessaria l’iscrizione entro le ore 12 del giorno 9. Per potersi iscrivere è necessario inviare una mail all’indirizzo iscrizioni@perilrefettorio.it o telefonare al numero 380 8922240 dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19. Questi riferimenti sono consigliati anche per iscriversi agli altri eventi della rassegna.