Milano – Al cinema per capire Israele

The Women’s BalconySarà The Women’s Balcony ad aprire la nuova edizione della Rassegna Nuovo Cinema Israeliano a Milano. La commedia del regista Emil Ben-Shimon, che racconta la crisi scatenata in un quartiere mizrahi da un giovane rabbino che convince gli uomini che le donne non hanno bisogno di un posto in tempio, inaugurerà domenica, al cinema Oberda, la settimana dedicata alla sempre affascinante produzione cinematografica israeliana. La rassegna è prodotta dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano ed il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani, a cura di Nanette Hayon e Anna Saralvo, con la direzione artistica di Ariela Piattelli e Lirith Mash e la responsabilità scientifica di Sara Ferrari.
Tra le pellicole presentate quest’anno, “Ben Gurion, Epilogue”, film basato su materiale d’archivio rinvenuto nell’Archivio Spielberg di Gerusalemme che racconta gli ultimi anni del fondatore di Israele, David Ben-Gurion. Il percorso a ritroso da Israele e l’Italia è invece al centro di Shalom Italia di Tamar Tal Anati (presente all’Oberdan): è il racconto di tre fratelli ebrei italiani che partono per un viaggio attraverso la Toscana, alla ricerca di una grotta dove si nascondevano da bambini per sfuggire ai nazisti. Sul grande schermo sarà proiettato anche, nell’ultimo giorno della rassegna (giovedì 8 marzo) il film vincitore a Venezia del Leone d’argento, Foxtrot di Samuel Maoz. Prima sul palco dell’Oberdan, il grande giornalista di guerra israeliano Itai Anghel discuterà con Stefano Jesurum il suo ultimo coraggioso lavoro: Invisible in Mosul, documentario in cui Itai mostra l’esperienza dei corpi speciali dell’esercito iracheno che avanzano verso Mosul sotto il fuoco nemico dell’ISIS e dei suoi terroristi suicidi.