In libreria

valentina di palmaMetti un pomeriggio di una quasi primavera ventosa e piovosa che tarda ad arrivare, di corsa come sempre, in cui l’incombenza di acquistare su commissione kippot e portachiavi con il logo del Tempio di Firenze, da regalare ai commensali di un Seder didattico cui ti hanno chiesto di partecipare. Così, invece di approfittare delle ore del Talmud Torà dei figli china a lavorare sul tuo computer seduta al tavolo dell’atrio, tra briciole di focaccia preparata per la merenda dei bambini ed urla dei medesimi intenti a rincorrersi prima di lezione, non ti senti neppure tanto colpevole di oziare (cinque minuti) in negozio.
Pensi ad omaggiare l’ospite che organizza il Seder didattico per sessanta persone con l’Haggadàh di Pesach tradotta da rav Fernando D. Belgrado ed illustrata da Emanuele Luzzati. E ti cascano gli occhi sul Trattato di Berakhòt del Talmud fresco di arrivo. Come resistere. In fondo non avevi ancora pensato ad un dono di Pesach per la famiglia.
Poi però vedi anche Ma che cos’è una Mitzvà? che potrebbe essere un regalo carino per i piccoli di casa. Aggiudicato. E c’è quel libriccino in ebraico ed inglese con l’Alef Bet, più nuovo del tuo tutto sbrindellato dopo anni di bambini che ci hanno letto sopra, fatto colazione, viaggiato…ma sì, vada anche per quello, in fondo ci sono parole nuove da imparare. Meno male che il tempo è scaduto, il negozio chiude, il lavoro ti aspetta. In fondo il tuo stipendio grossomodo da lì viene e lì ritorna, un bel modo per far girare l’economia.

Sara Valentina Di Palma

(8 marzo 2018)