Israele, una nuova vittima
del terrorismo palestinese

rassegnaAdiel Kolman è la nuova vittima del terrorismo palestinese. L’uomo, 32 anni e padre di quattro figli, è stato pugnalato a morte ieri dal suo aggressore – 28enne proveniente da Aqraba, cittadina nei pressi di Nablus, nel nord della Cisgiordania – mentre si trovava nel quartiere musulmano della Città Vecchia di Gerusalemme. A riportare la notizia dell’attentato, solo La Stampa in una breve in cui si ricorda che l’attacco di ieri “arriva due giorni dopo l’uccisione di due soldati israeliani, investiti da un palestinese in auto nei pressi di un insediamento in Cisgiordania”.

Afrin in mano turca. Domenica mattina l’esercito turco è entrato ad Afrin, la città a maggioranza curda nel nord della Siria che era sotto assedio da due mesi, e dalla quale sono scappate circa 150mila persone. “Le bandiere turche, rosse con la mezzaluna, sono spuntate ovunque, – racconta Giordano Stabile su La Stampa– a partire dal balcone del municipio, mentre quelle gialle, rosse e verdi dei curdi finivano stracciate e calpestate. II presidente Recep Tayyip Erdogan già alle 8 e 30 del mattino annunciava la ‘vittoria’. E arrivata anche prima del previsto, dopo meno di due mesi dal lancio dell’operazione Ramoscello di ulivo”. Sul Corriere, Lorenzo Cremonesi sottolinea come ora si aprano diverse domande sul futuro del conflitto e il ruolo turco: “Cosa farà adesso Erdogan? Allargherà l’offensiva a Est verso Manbij, dove si trovano anche le unità Usa impegnate con gli alleati curdi nella guerra all’Isis? Lancerà le sue truppe a oriente dell’Eufrate verso Kobane e il cuore dell’enclave autonoma curda? Ma come reagirà il regime di Assad, alleato di Russia e Iran, che un mese fa aveva inviato unità irregolari al fianco dei curdi ad Afrin? E come replicheranno gli americani, da una parte impegnati a garantire i curdi, dall’altra desiderosi di limitare gli attriti con uno degli eserciti più importanti della Nato? Sono questioni chiave”.

Milano, Sala contro Forza Nuova. “Forza Nuova che ieri ha dichiarato guerra alla Milano che resiste, Forza Nuova che si riferisce a valori che negano la libertà certamente non è una formazione che ha diritto di entrare così nelle istituzioni. Io la penso così, la consigliera avrà fatto la sua scelta. Io non voglio lanciare allarmi perché non credo sia il caso, ma giorno per giorno vediamo che qualcuno prova a riportare gli epigoni del fascismo nella nostra vita”. A parlare il sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo la decisione di una consigliera del Municipio 5 di passare dalla Lega alla formazione neofascista di Forza Nuova (Repubblica Milano).

Le minoranze raccontano Israele. Vedere Israele da una prospettiva diversa: quella delle sue minoranze. Oggi alle 21 al Circolo della Stampa di corso Stati Uniti a Torino, tre giovani invitati dall’ambasciata israeliana a Roma testimonieranno cosa significa essere cristiani, musulmani e drusi in Israele. Si chiamano Jonathan Nizar Elkhoury, Muhammad Ka’biya e Lorene Khateeb. II primo è coordinatore minoranze dell’organizzazione no profit Reservists on Duty e rappresenta la voce cristiana; Ka’biya appartiene invece alla comunità israeliana beduina, mentre Lorene è una ragazza drusa, studentessa ad Haifa. Quattro le città coinvolte nel progetto, oltre a Torino anche Milano, Bologna e Roma (La Stampa Torino).

Nessuna commemorazione per i parà nazisti. Dopo le polemiche è fortunatamente saltata ieri l’inaugurazione della stele in memoria dei parà tedeschi del 1944 in programma a Cassino (Frosinone). La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere davanti alla grotta Foltin, sede del comando tedesco durante la Seconda guerra mondiale. L’iniziativa era stata promossa dall’Associazione Albergatori Parco di Montecassino, recependo le richieste dell’associazione “Paracadutisti Tedeschi di Nagold”, come “riconciliazione e senza valenza politica” per ricordare tutte le vittime della battaglia di Montecassino. A riportare la notizia, il Fatto che rivendica di aver denunciato per primo la vicenda: “Non si possono imbrogliare le carte della storia, – scrive il giornalista Vittorio Emiliani – non si possono confondere, come ha giustamente rilevato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sul Fatto, gli oppressi con gli oppressori, i liberatori con i nemici della libertà. E da quale parte fossero i nazifascisti è chiaro”.

Il console cinese eroe. In contrasto con le indicazioni dei suoi superiori, il diplomatico cinese Ho Feng Shan a Vienna, dopo l’annessione nazista dell’Austria, concesse a migliaia di ebrei visti per la Cina. Una figura di giusto a cui è dedicato un albero al Monte Stella di Milano e le cui vicende sono raccontate in Ebrei a Shanghai. Storia dei rifugiati in fuga dal Terzo Reich (ObarraO) curato dalla storica Elisa Giunipero, direttore dell’Istituto Confucio dell’Università Cattolica di Milano, con testi di Li Tiangang, Agostino Giovagnoli, Gabriele Nissim e Sonja Miihlberger e la prefazione di Paolo Salom (Corriere).

Demenza digitale. Attivissimo sui social, Aurelien,16 anni, figlio di Carla Bruni e del filosofo Raphael Enthoven, è oggetto di un’ondata di messaggi razzisti – insulti e molte minacce – dopo aver postato un tweet in cui dimostrava che il razzismo è un’ideologia senza alcun fondamento biologico. Come racconta il Messaggero, nel suo post Aurelien smontava soprattutto le tesi dello psicologo britannico Richard Lynn, con l’aiuto di un amico che si fa chiamare “pensatore selvaggio”. Antisemitismo, razzismo e varie teorie complottiste venivano prese di mira dai due ragazzi, immediatamente investiti da centinaia e centinaia di messaggi di insulti, almeno 100 di “minacce gravi”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked