Cartoon contro l’infamia del ’38
Presentata questa mattina, l’edizione 2018 di Cartoons on the Bay, festival internazionale della televisione per ragazzi e dell’animazione cross-mediale della Rai torna a Torino con un programma dedicato al rapporto tra musica e animazione, a partire dal riconoscimento al lavoro di Bruno Bozzetto. Ma oltre ai grandi protagonisti dell’animazione, a premi e anteprime, grande attenzione è dedicata agli Ottanta anni trascorsi dalla promulgazione delle Leggi razziste. Il primo giorno del festival verrà inaugurata nel Museo del Carcere Le Nuove, alla presenza della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni una mostra dedicata proprio a questo anniversario. Ideata da Roberto Genovesi, direttore artistico di Cartoons on the Bay e costruita attraverso il contributo dei più importanti autori del fumetto italiano, è presentata come “il modo più efficace per parlare ai ragazzi attraverso uno dei linguaggi più immediati ed efficaci della comunicazione di quanto possa essere pesante questo fardello se dimenticato e di quanto il germe dell’antisemitismo sia subdolo nell’insinuarsi nel quotidiano attraverso i concetti di razzismo e intolleranza”. Genovesi ha anche dichiarato che “La peculiarità demoniaca del nazismo e del fascismo, sua ruota di scorta, fu quella di giustificare uno sterminio non per la conquista di risorse economiche o di spazio vitale ma per la necessità di liberarsi della presunta, inopportuna presenza di esseri umani inferiori. La persecuzione del popolo ebraico, avviata dai nazisti e copiata dai fascisti italiani fu dunque un gesto non solo violento, criminale ma soprattutto antropologicamente velenoso. Un atto inconcepibile che però in Italia mise le radici in sordina e si nutrì del consenso popolare nella più totale indifferenza senza che nessuno riuscisse a comprendere quali sarebbero state le inevitabili conseguenze: le leggi razziali del 1938. Un atto politico che segnò il punto di non ritorno per le sorti del fascismo, per quelle dell’Italia e, infine ma non per ultimo, per il giudizio morale che la Storia avrebbe dato sul popolo italiano. Ma più passa il tempo e più il ricordo si annebbia, anche per la scomparsa dei pochi testimoni diretti e le nuove generazioni crescono ignare del fardello ereditato dai loro padri”.
Oltre alla mostra che riunisce su un tema importante centosessanta autori di fumetto, dagli stili e dai percorsi più diversi in una collettiva artistica senza precedenti, durante le giornate di Cartoons on the Bay, che apre il 12 aprile verrà presentato “La stella di Andra e Tati”, primo cartone animato europeo sulla Shoah, già presentato a Berlino a inizio marzo in occasione dell’inizio della presidenza italiana della International Holocaust Remembrance Alliance, che racconta la storia di Alessandra e Tatiana Bucci, sopravvissute ad Auschwitz. Altra occasione di riflessione il musical prodotto dalla Fondazione Beresheet LaShalom (In principio la pace), che da più di quindici anni porta un messaggio di pace e non violenza grazie ai suoi spettacoli, condotti da Angelica Edna Calò Livne e realizzati da una compagnia di ragazzi dai 13 ai 18 anni, ebrei, musulmani, drusi, cristiani provenienti da diversi villaggi della Galilea.
a.t. twitter @ada3ves
(4 aprile 2018)