Bet Din del Centro Nord Italia,
una nuova stagione di sfide

IMG_4798“In questi mesi ci siamo occupati di diverse questioni e tanti sono gli argomenti e gli spunti di riflessione, dalle cose fatte, alle problematiche in corso sino ai progetti futuri”. Parole di rav David Sciunnach, presidente del Tribunale rabbinico del Centro Nord Italia nel corso della prima riunione dalla scomparsa di rav Giuseppe Laras זצ”ל. Rav Sciunnach, che da Laras ha ereditato la guida del Tribunale rabbinico, ha ricordato come, nonostante l’enorme lutto sofferto dall’ebraismo italiano, i lavori del Bet Din non si siano mai fermati, operando al servizio delle persone, spesso dolenti, e dei bisogni delle piccole comunità del Centro Nord Italia, come pure del Mezzogiorno. La riunione si è tenuta alla presenza di sette membri del Tribunale rabbinico: oltre a Sciunnach, erano presenti rav Elia Richetti, rav Roberto Della Rocca, rav Adolfo Locci,  rav Alberto Sermoneta, rav Mino Bahbout  e rav Yishai Hochman (da Israele). Collegati per via telematica, rav Giuseppe Momigliano da Genova, rav Pierpaolo Pinchas Punturello da Gerusalemme, rav Amedeo Spagnoletto da Firenze, rav Alessandro Meloni da Trieste e rav Ariel Finzi da Napoli.  
Tante le novità portate avanti, tra cui l’uso dei social netwok: dal gruppo interno whatsapp, dove poter comunicare agilmente fra i rabbini membri del Bet Din, alla pagina facebook, dove scambiare informazioni col mondo esterno e con chi ha dubbi o necessità da comunicare, fino al sito internet del Tribunale Rabbinico in via di realizzazione.
Fra le tante idee e iniziative concordate, rav Sciunnach ha ricordato che “è già partito e proseguirà fino a Shavuòt un concorso premio per i ragazzi delle scuole del Merkos, che impareranno a memoria alcuni insegnamenti dei Pirkè Avot, testo molto amato da Rav Laras זצ”ל, e studieranno alcune Halachot del Rambam. Tutti i partecipanti riceveranno un premio di partecipazione, ma solo gli studenti più brillanti verranno premiati”. Il neo-presidente del Tribunale Rabbinico ha fatto sapere che “sono in preparazione diverse iniziative. Dalla guida alla casherut dei vegetali che, realizzata dai membri del Bet Din, permetterà di far conoscere al grande pubblico le regole sulla casherut degli ortaggi, fino a un ciclo di incontri, costituito da una serie di lezioni e di giornate di studio e di alta formazione, dedicate a rav Laras זצ”ל”. Si sta pensando anche ad alcune pubblicazioni afferenti la Halakhah e la tradizione spirituale di Israele.
Durante la riunione è stato inoltre confermato il ruolo di Vittorio Robiati Bendaud come coordinatore del Tribunale Rabbinico. “Il Bet Din prosegue con le solite problematiche e con tanta grinta, propositività e spirito di squadra al suo interno – ha riflettuto rav Sciunnach – C’è davvero molto da fare riguardo a diverse tematiche, anzitutto in relazione ai rapporti comunitari, talora complicati, indicando percorsi e obiettivi a breve e lungo termine, con misura, responsabilità e richiesta di serietà e impegno. Vi è poi, rispetto all’esterno, il fronte non eludibile del dialogo con le altre religioni e con le Istituzioni: intendo seguire la linea illuminata e provvidente di rav Laras זצ”ל, anche se imitarlo sarà impossibile”.
Il Tribunale da sempre svolge una funzione fondamentale, spiega il presidente Sciunnach, per le Comunità ebraiche italiane e internazionali, affrontando varie questioni, spesso assai delicate e fondamentali per la vita ebraica, anche e soprattutto nella sua quotidianità. Operativo quotidianamente su più fronti, questo organo regola diversi tipi di controversie e di settori, occupandosi di diverbi economici tra correligionari, di Shalom Bait (ossia della ricomposizione di rapporti pacifici tra coniugi e membri di una famiglia), di Ghittin (divorzi) e di conversioni (ghiurim). A questo proposito, Rav David Sciunnach ha ricordato che “stiamo lavorando insieme alla stesura di un documento circa i criteri e i requisiti inerenti alle conversioni, chiaro e uniforme per tutti coloro che intendano intraprendere questo percorso”. Rav Sciunnach ha evidenziato che ogni singolo caso è unico nel suo genere, con problematiche proprie e specifiche, da valutare e tenere in considerazione.