Milano, il futuro della Memoria
È stato Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, ad aprire il convegno “Consultation of Planners of New Jewish History and Holocaust Memorial Institutions in Europe”, dedicato all’analisi della situazione attuale e a un approfondimento dei progetti per il futuro, chiusosi ieri a Milano. Dopo il suo benvenuto sono state le parole dell’ambasciatrice Luisella Pavan-Woolfe, del Consiglio d’Europa, e di Paul Shapiro, direttore del Mandel Center for Advanced Holocaust Studies presso lo United States Holocaust Memorial Museum’s Center a introdurre la due giorni di discussione e confronto.
Il primo panel è stato dedicato alla presentazione dei nuovi Memoriali, con un approfondimento sulla situazione attuale ma anche su cosa ne ha determinato la costituzione, e gli ostacoli incontrati finora. Da Babi Yar a Londra, da Bucarest a Milano, il racconto di realtà così diverse ha preceduto la visita guidata a quest’ultima realtà, guidata dagli architetti che l’hanno accompagnata e pensata,
Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis. Simonetta Della Seta, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, insieme a Uwe Neumarker (Memoriale di Berlino), Gabor Kadar (Budapest) e allo storico Andrea Mork, (Brussels), ha animato la tavola rotonda sulle esperienze recenti, moderata dallo statunitense Robert Williams, cui sono seguiti dibattiti su “Motivazioni e bisogni percepiti”, “Sostenibilità e rilevanza dei Memoriali”, “Pubblico e motivazioni”, “Sfide e difficoltà” e sulle “Opportunità di cooperazione”. I partecipanti, provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, si sono poi ritrovati per una sessione plenaria conclusiva, occasione di confronto e di condivisione.
(18 aprile 2018)