Il messaggio di Liliana Segre
“Preoccupata da segnali di odio”.
“Temo di vivere abbastanza per vedere cose che pensavo la storia avesse definitivamente bocciato, invece erano solo sopite. Vedo rinascere con grande vigore teorie e simboli che credevo la storia avesse bocciato definitivamente, sentimenti osceni che non si aveva il coraggio di manifestare dopo la guerra e finché erano vivi i testimoni di quella violenza, ora sono usciti di nuovo allo scoperto”.
È grande la preoccupazione di Liliana Segre, neo senatrice a vita, così intervenuta nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma “La difesa della razza” condotto da Gad Lerner. Un reportage-inchiesta in sei puntate, in onda da stasera su Rai Tre alle 20.30, che si propone di “attualizzare la lezione storica della discriminazione e della persecuzione degli ebrei sotto il regime fascista per analizzare e comprendere, tra analogie e distinzioni rispetto ad allora, le nuove forme di espressione del razzismo nel linguaggio e nei comportamenti, oggi, in Italia”. La prima puntata è dedicata specificamente all’antisemitismo.
Non apparirà nel programma Liliana Segre: “Per più di 40 anni ho taciuto. Da gennaio sono senatrice a vita e mi chiamano da tutte le parti, dalle parrocchie alle carceri, pure personaggi famosi che non ho mai conosciuto, tutti vogliono che vada da qualche parte a raccontare la mia storia. Ma io ho quasi 88 anni. Però posso essere un araldo – ha detto – e continuare a testimoniare che l’indifferenza è più colpevole anche della violenza”.
(22 aprile 2018)