Academy, impresa sulle Alpi

Nella memoria degli appassionati del Giro d’Italia resterà probabilmente soltanto il nome del vincitore, il tedesco Maximilian Schachmann: sua la prima bicicletta ad arrivare a Prato Nevoso nella prima delle tre tappe alpine che decideranno questa 101esima edizione della corsa.
Ma il vincitore morale ieri è stato lo spagnolo Ruben Plaza, 38 anni, l’uomo su cui la Israel Cycling Academy ha puntato le sue migliori carte per una vittoria di tappa in questa ultima settimana di gara.
Tra i protagonisti della fuga da lontano che ha monopolizzato la tappa, sull’ultima salita Plaza è rimasto con i tre migliori scalatori del gruppetto. Tante volte è apparso in difficoltà, tante volte si è staccato, ma col suo passo, rivelando una determinazione a tratti commovente, è sempre tornato sui primi. Fino all’ultimo strappo, fino ai 500 metri dal traguardo. A quel punto, ripreso Schachmann e il bergamasco Mattia Cattaneo, il favorito sembrava proprio lui. E invece se ne è andato il tedesco, di 14 anni più giovane, beffandolo un po’ immeritatamente.
Niente da fare ma comunque grande festa per la Academy, capace in questi ultimi giorni di risultati notevoli. Il secondo posto di Plaza ieri. Ma anche, mercoledì scorso, l’ottima volata dell’italiano Kristian Sbaragli sul traguardo di Iseo (sesto posto finale, nell’ennesimo sprint regolato da Elia Viviani).
Parla di “prova straordinaria” la dirigenza del team israeliano. E si esalta anche Cristiano De Rosa, che alla Academy fornisce le sue pregiatissime bici: “Atleta con una grande personalità e carisma e una grinta da primato. Grazie Ruben!”.

(Foto di Noa Arnon)

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(25 maggio 2018)