Informazione – International Edition
Biennale, la scelta di Israele
Il Muro occidentale, la Chiesa del Santo Sepolcro, la Tomba dei Patriarchi. I Luoghi Santi sono al centro del Padiglione israeliano alla Biennale Architettura di Venezia 2018.
“Quello che cerchiamo di fare è di esaminare questi siti non dal punto di vista del contesto geopolitico o religioso, né da quello dello stile architettonico, ma piuttosto di capire come la loro architettura abbia una funzione nell’esplorare il meccanismo di come essi stessi operino”, ha spiegato la curatrice Tania Coen-Uzzielli come riportato dal Jerusalem Post in un articolo ripreso nella sezione Italics dell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition. “Sono luoghi contestati, in conflitto, ma devono anche funzionare perché sacri, e la gente deve arrivare, pregare, celebrare. Non ci occupiamo solo dei luoghi di per sé, ma del loro status quo”.
Nella nuova uscita di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico non di lingua italiana, grande spazio all’evento dell’International Holocaust Remembrance Alliance che si svolge in questi giorni a Roma. Aperte da una conferenza dedicata all’approfondimento delle Leggi Razziste a ottant’anni dalla promulgazione, le giornate dell’Ihra proseguono con la plenaria, la prima sotto la presidenza italiana dell’ambasciatore Sandro De Bernardin. Sulla newsletter internazionale l’edizione integrale dei discorsi di saluto di De Bernardin, della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e poi degli interventi degli storici Steven T. Katz e Jean Frederik Schaub pronunciati nel corso del convegno di apertura. Il primo si è concentrato sul fenomeno della tendenza dei sentimenti antisemiti ad emergere con più forza nei momenti di crisi sociale generale, il secondo sul rapporto tra antisemitismo e razzismo biologico.
“L’Europa senza ebrei non sarebbe più Europa”. Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento dell’Unione Europea Antonio Tajani, nel corso della cerimonia a Bruxelles che gli ha visto conferire il Lord Jakobovits Prize for European Jewry da parte della Conferenza dei Rabbini Europei. Insieme a lui premiato il vicepresidente della Commissione UE Frans Timmermans.
Nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua spagnola, una riflessione di rav Pierpaolo Punturello su un’esperienza all’Aeroporto di Roma, dove un gruppo di passeggeri, esasperati dal mancato funzionamento delle porte automatiche per raggiungere i transiti e le uscite, decidono di spaccarle. “Sono questi i tempi che ci aspettano? Un popolo sovrano che si amministra da solo? Un’assenza totale di servizi democratici? Un tribale unanimità che forza porte in nome della libertà? Quei venti minuti al di là del vetro mi hanno fatto pensare al populismo che ci circonda ovunque ed ho avuto paura pensando alla folla di Sodoma, così unita e compatta nel voler violentare gli ospiti di Lot, così giusta nei suoi diritti di sovranità di popolo, quando altre guide ed altre democratiche istanze erano ormai assenti”.
Infine, in pilpul, lo storico sociale delle idee David Bidussa parla di identità e di domande fondamentali. A tradurre i testi dall’italiano tre studentesse della Scuola Traduttori e Interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica UCEI: Mariateresa Serafino, Giulia Schincariol e Anna Pagetti.
Rossella Tercatin
(28 maggio 2018)