Oltremare – Mercato libero

fubiniOgni venerdì mattina il mio Facebook si riempie di foto di amici in visita al mercato di Machane Yehuda a Gerusalemme, luogo per me di nostalgie impossibili, perché nel breve periodo in cui ho vissuto nelle sante alture a quel mercato andavo solo per fare la spesa, una spesa bella e colorata, mentre oggi sembra che tutti ci vadano a passarci la giornata fra ristorantini e caffé seminascosti e deliziosi. E in un inizio d’estate infuocato, con ettari ed ettari di parchi naturali e di coltivazioni poco sotto Ashkelon che vanno in fumo colpiti da aquiloni incendiari (ma spiccatamente pacifisti, si intenda), il confine con la Siria sempre più instabile, accuse al Primo Ministro di aver ordinato intercettazioni di generali e altissimi comandi, e altre emergenze assortite, giunge la notizia che il ministro della salute Yaakov Litzman ha dichiarato guerra agli eccessi di divertimento a Machane Yehuda. Il tempismo è meraviglioso, tanto quanto l’evidente distanza del ministro, leader del partito religioso Agudat Israel, dalla realtà. I ristorantini intorno e dentro a Machane Yehuda sono in larga maggioranza kasher e chiusi di shabbat, quindi non di effrazioni delle regole sabbatiche si parla, ma piuttosto di israeliani e turisti che mangiando e bevendo contribuiscono a modo loro all’economia locale. Quindi non è chiaro quale sia il probmema di Litzman, ma spero francamente che i commercianti della zona facciano le barricate di halva e angurie piuttosto che togliere a Gerusalemme un luogo di aggregazione e di divertimento centrale e raggiungibile a ogni tasca e livello di religiosità.

Daniela Fubini

(4 giugno 2018)