Trump incontra Kim Jong-un
Lo storico vertice a Singapore

rassegnaAlle 3 italiane, le 9 del mattino a Singapore, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il dittatore nordcoreano Kim Jong-un per un vertice che la stampa internazionale ha definito storico. L’incontro è iniziato con una lunga stretta di mano durata 13 secondi tra Trump e Kim Jong-un. “Non era mai successo – ricorda il Post – che un presidente statunitense in carica stringesse la mano a un leader nordcoreano e in generale i rapporti tra i due paesi sono sempre stati più che tesi”. Sul tavolo del vertice, la trattativa per il disarmo nucleare della Nord Corea e la successiva revoca delle sanzioni internazionali. I due leader hanno avuto due incontri terminati con la firma di un documento di cui non è ancora noto il contenuto. “Il mondo vedrà un cambiamento importante”, ha detto Kim Jong-un dopo che lui e il presidente Trump hanno firmato un documento dopo il loro storico vertice. “Siamo molto orgogliosi di ciò che è accaduto oggi”, ha detto Trump alla cerimonia della firma, come riportano Washington Post e New York Times. Alla domanda se il leader nordcoreano abbia accettato il processo di denuclearizzazione, Trump ha detto: “Stiamo iniziando quel processo molto rapidamente”.

Lia Levi Premio Strega Giovani. Tornando all’Italia, nell’ottantesimo anniversario delle Leggi razziste, importante il segnale arrivato dal mondo della cultura: la scrittrice e giornalista Lia Levi, con il suo romanzo Questa sera è già domani’ (Edizioni E/O) si è aggiudicato la quinta edizione del Premio Strega Giovani. Il libro, che racconta la storia di una famiglia ebraica di Genova sconvolta dalle leggi del 1938, ha ottenuto 65 preferenze su 385 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di circa 55 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero. “Evidentemente – il commento di Lia Levi, 86 anni, raccolto dal Corriere della Sera – non conta l’età ma com’è la storia. Ho sempre avuto un buon rapporto con i giovani. Sono andata in tante scuole. Dedico la vittoria a chi ha ispirato il libro. Ma soprattutto a chi ci ha creduto. Molti si sono appassionati con me e questo mi ha fatto un effetto positivo più dei giudizi costruiti”. “La generazione Z, quella dei post-Millennial – commenta Repubblica – accusati di vivere immersi in un eterno presente, ha scelto un libro intriso di memoria: la storia realmente accaduta di una famiglia ebraica genovese nel 1938, l’anno delle leggi razziali”.

Acquarius, la nave in balia dei governi. “La nave Aquarius, con i suoi 629 migranti (tra cui undici bambini e sette donne incinte) non approderà in un nostro porto ma in quello di Valencia, grazie all’apertura del nuovo premier spagnolo, il socialista Pedro Sánchez – scrive l’editorialista del Corriere Goffredo Buccini – Difficile non riconoscere che questo sia un buon risultato a meno di essere ostaggi dell’ideologismo più accanito. Difficile, in egual misura, non vedere come questo risultato sia frutto di un grosso azzardo politico e giuridico giocato sul filo del rasoio dal ministro degli Interni italiano e capo della Lega, Matteo Salvini”. Il caso Aquarius e l’esempio spagnolo costituiscono dei precedenti afferma Buccini: “per la prima volta, dopo anni di isolamento nei quali l’Italia era stata ridotta dai suoi partner europei a imbuto rovesciato e sigillato delle migrazioni, il tappo è saltato” e “in qualche modo si cambia il trattato di Dublino nei fatti prima ancora che nei dossier della diplomazia”. “La legge del mare viene prima di tutto”, afferma il presidente della Camera Roberto Fico a Repubblica, spiegando di essere “per l’accoglienza ma la Ue deve aiutarci”. Intanto alla decisione del ministro Salvini di bloccare i porti ai migranti ha risposto l’assessore alle Politiche sociali di Milano Piefrancesco Majorino che ha lanciato un appello sui social chiedendo alla città di scendere in piazza oggi alle 18, in piazza della Scala, portando un drappo bianco di protesta (Repubblica). “Il ministro degli interni Salvini, in violazione delle leggi del mare, del diritto internazionale e della semplice umanità ha dato disposizione di chiudere i porti italiani. Noi pensiamo che prima di qualunque negoziato venga la tutela della vita umana”.

La Polonia e i beni da restituire agli ebrei. Non si è ancora sbloccato l’iter legislativo in Polonia per arrivare a un provvedimento che sciolga il nodo delle restituzioni dei beni confiscati agli ebrei dai nazisti e poi nazionalizzati dai sovietici. Ne parla il Corriere sottolineando che un progetto di legge c’è ma è al momento bloccato: “il provvedimento, che colmerebbe un vuoto normativo unico nell’Unione europea, punta ad accelerare le procedure ma stabilisce requisiti molto rigidi per poter accedere alle compensazioni”.

A Valencia vince l’ignoranza. Il comune di Valencia, governato da una coalizione di sinistra composta dal partito Podemos e dal partito socialista, ha approvato all’inizio del mese la vergognosa decisione di dichiararsi un luogo “pulito dall’apartheid israeliano”, scegliendo di boicottare Israele sia culturalmente che economicamente. “Il boicottaggio delle merci israeliane, – scrive il Foglio – le uniche merci in Europa sottoposte a questo odioso ostracismo settario e razzista mentre si stendono tappeti rossi alle merci iraniane che dovevano restare sotto sanzione, indica un rogo soffice. Per adesso, questo rogo non è in grado di mandare in fumo l’interscambio fra Europa e Israele, che ha nel Vecchio continente il primo partner commerciale. Ma sarebbe un errore ignorare la famosa aria che tira”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked