differenze…

È permesso celebrare il Bath Mitzvah in Sinagoga?
Una ragazza è considerata Bath Mitzvah dopo aver compiuto dodici anni e un giorno. (Niddah 45b)
Non ci sono altre fonti nella Ghemarah riguardo alla celebrazione del Bath Mitzvah. Quindi è necessario fare riferimento a fonti dei Rishonim e Acharonim.
Una parte dei Poskim considera la celebrazione pubblica del Bath Mitzvah proibita poiché associata ad una usanza non Ebraica (Zekan Aharon 1, 6).
La maggioranza dei Poskim considera la celebrazione del Bath Mitzvah un fatto privato, non obbligatorio, della famiglia ma non certo una Seudath Mitzvah, un banchetto di Mitzvah (Igheroth Moshe, Orach Chaym 1, 104).
Altri Poskim considerano la celebrazione privata del Bath Mitzvah come una Seudath Mitzvah al fine di rinforzare il legame della ragazza con le Mitzvoth di sua competenza (Seridei Esh 3, 93; Yechaveh Daath 2, 29).
Tuttavia sono tutti d’accordo che, anche considerandolo Seudath Mitzvah, anche nel caso si desideri celebrarlo in pubblico, non si debba celebrare il Bath Mitzvah in Sinagoga.
Per quale ragione?
Un ragazzo divenuto Bar Mitzvah subisce un cambiamento di status giuridico evidente: è obbligato all’osservanza di tutte le Mitzvoth e ne è responsabile; entra a far parte del Minian. Questo cambiamento giuridico implica una Seudath Mitzvah.
Una ragazza invece non subisce nessun cambiamento di status evidente: diventa responsabile soltanto riguardo alle Mitzvoth dalle quali non è esentata (una ragazza è esentata dalle Mitzvoth positive legate ad un tempo specifico). Per questa ragione non è richiesta la celebrazione pubblica di una Seudath Mitzvah (Igheroth Moshe, Orach Chaym 2, 97)
Sulla base di quanto sopra, l’usanza prevalente è sempre stata quella di celebrare il Bath Mitzvah con un banchetto in privato, sia che la si consideri Seudath Mitzvah o meno.
Molti usano celebrarlo con una cerimonia pubblica e una festa, ma non in Sinagoga.
Molti usano offrire un Kiddush in Sinagoga il sabato precedente.
Una minoranza (si intende soltanto in ambito Ortodosso) usa permettere la celebrazione in Sinagoga, seguita da una Seudath Mitzvah, ma senza una ritualità liturgica prestabilita.
Questa ultima usanza si è diffusa recentemente in Europa, soltanto a partire dal 1800, spinta da una necessità sociale di dare più risalto pubblico al ruolo femminile. Ma la maggior parte dei Poskim tende a proibirla come influenza non Ebraica.
Il ruolo spirituale della donna ebrea non è lo stesso di quello dell’uomo.
Differenza e Complementarietà non implicano necessariamente una presunta (e pregiudizievole) superiorità di uno dei due ruoli.

Paolo Sciunnach, rabbino