Migranti, l’Europa si divide
Nuovo scontro Francia-Italia

rassegna“Li vedete crescere come una lebbra, un po’ ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza di questo”. È l’attacco del presidente francese Emmanuel Macron contro i movimenti populisti in Europa e chi soffia sulla retorica anti-immigrati. “Parole di fuoco che suonano come un attacco all’Italia”, scrive il Corriere. Ed effettivamente non si fa attendere la risposta del ministro e leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio: “Le parole di Macron attacca sono offensive e fuori luogo. La vera lebbra è l’ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere una equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è”. Sulla stessa linea, l’alleato di governo e ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Eppure – prosegue il Corriere – nel corso della lunga giornata un segnale positivo arriva da Angela Merkel. Poco dopo pranzo il premier Giuseppe Conte esulta perché nel corso di una telefonata la Cancelleria lo avrebbe rassicurato sulla bozza diffusa ieri da Bruxelles che scontentava Palazzo Chigi: ‘Verrà accantonata’, assicura Conte”. Intanto il minisummit dedicato proprio alla questione migranti di domenica perde pezzi: i paesi del gruppo di Viségrad (Polonia, Cechia, Ungheria, Slovacchia) hanno annunciato che non ci saranno e l’Europa appare sempre più divisa. Sullo sfondo, un nuovo scontro fra Salvini e le Ong impegnate a prestare aiuto alle navi di migranti nel Mediterraneo: dopo l’Acquarius, un’altra nave battente bandiera olandese e legata alla Ong Lifeline, ha soccorso in mare 224 persone. “Avete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po’ largo”, le parole di Salvini, a cui risponde il ministro del Lavoro Danilo Toninelli: “Salveremo le vite umane della Lifeline ma subito dopo sequestreremo la nave”.

Populismo e opportunità. La firma del Corriere Goffredo Buccini riflette sulla retorica legata ai migranti, ai rom, sul populismo e sulle soluzioni che dovrebbe offrire l’area riformista. “La sinistra riformista – scrive Buccini – dovrebbe vivere come una grande opportunità di rigenerazione questa caotica stagione segnata dall’egemonia di Matteo Salvini”. “L’uso improprio della questione rom e i relativi eccessi lessicali hanno l’orrendo sapore della ricerca di un capro espiatorio, peraltro a scapito di un gruppo etnico finito nei lager assieme a ebrei e comunisti. Ma pongono un tema che esiste, eccome. Non solo per l’abbandono scolastico dei bimbi rom, arrivato all’8o per cento nei campi. Ma per i roghi tossici che da quei campi si levano nelle periferie di Roma, Napoli, Torino e Milano, con pregiudizio per la salute degli abitanti delle zone vicine e dei minori rom usati per accendere i roghi perché non perseguibili”.

Milano, gli anniversari di Andrée Ruth Shammah. “Compleanno multiplo per Andrée Ruth Shammah, che il 25 giugno festeggia 70 anni di vita, 50 di teatro, 30 alla guida di quel Salone Pierlombardo da lei trasformato da cinemino di terza categoria nella prima multisala teatrale, ribattezzata nel nome di colui con cui l’avventura prese il via, Franco Parenti”. A intervistare la regista, il Corriere Milano, che descrive il Parenti come “un teatro aperto al dibattito, alla scienza, ai confronti tra cultura, quella ebraica in testa”. “La mia famiglia – spiega Shammah – è ebrea siriana, quando vendo i barconi dei migranti respinti non posso fare a meno di pensare alle navi degli ebrei che volevano raggiungere la Palestina ma non venivano mai fatte entrare in porto”.

L’incriminazione di Sarah Netanyahu. Diversi quotidiani, tra cui La Stampa e Repubblica, riportano la notizia dell’incriminazione di Sara Netanyahu, moglie del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, accusata di aver speso dei soldi pubblici in modo scorretto. Secondo la procura di Gerusalemme tra il settembre del 2010 e il marzo del 2013 avrebbe usato 359mila shekel israeliani (l’equivalente di più di 85mila euro) per acquistare pasti a domicilio alla residenza del primo ministro e pagare cuochi privati. “Gli affondi giudiziari complicano la corsa del premier alle elezioni, previste per l’anno prossimo, – scrive La Stampa – ma prima Netanyahu vuole raggiungere un altro successo internazionale con l’aiuto del presidente americano Donald Trump” ovvero uno nuovo negoziato sul fronte del conflitto con i palestinesi. Un negoziato che passa dall’accordo di pace americano che dovrebbe essere presentato dagli Usa nelle prossime settimane. “Gli inviati Jared Kushner e Jason Greenblatt sono impegnati in un tour de force diplomatico, con tappe ad Amman, Riad, Il Cairo. Lo stesso Netanyahu ha incontrato Re Abdullah di Giordania per convincerlo a dire sì”. A proposito d’Israele il Venerdì fa un ritratto di Sharon Afek, capo dell’avvocatura militare generale. “Ad agosto compirà 48 anni – scrive il settimanale – e poche settimane fa è diventato il primo maggior generale omosessuale della storia dell’esercito israeliano”. Sul Foglio invece si denuncia l’ipocrisia spagnola, che da un lato apre ai migranti e dall’altro – come dimostrano le decisioni di Valencia e di Oviedo – appoggia in modo inquietante il boicottaggio di Israele, delle sue università e cultura..

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked