Il Consiglio Ue trova l’accordo
sulla gestione dei migranti

rassegnaDopo diverse ore di trattative, protratte fino a tarda notte, è arrivato l’accordo tra i leader europei. L’annuncio sui social network del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk: “i 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del consiglio europeo, inclusa l’immigrazione”. Il Corriere riporta che rispetto al tema caldo dei migranti, “a prevalere sarebbe stato il principio di solidarietà tra i Paesi europei di ‘primo ingresso’”. “Da questo Consiglio esce una Europa più responsabile e solidale, l’Italia non è più sola”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “Chi arriva in Italia arriva in Europa e tutte le navi che arrivano nel Mediterraneo devono rispettare le legge quindi anche le ong e non devono interferire con la guardia costiera libica”, ha precisato Conte, aggiungendo che c’è “si afferma chiaramente la necessità di riformare Dublino e quindi anche tenendo conto delle persone che vengono soccorse in mare”. Secondo il Foglio però l’accordo siglato non è un successo per l’Italia: il presidente francese Macron “ha abilmente trascinato Conte verso la soluzione proposta sin dall’inizio dalla Francia: quella degli hotspot sotto bandiera europea – chiamati ‘centri controllati’, cioè chiusi – nei paesi di primo ingresso – Italia, Spagna e Grecia – dove smistare e separare richiedenti asilo, che saranno condivisi in base alla solidarietà, e migranti economici, che saranno rimpatriati. L’Italia può scegliere di partecipare a questo esercizio ‘volontario’”, spiega il giornalista del Foglio David Carretta, aggiungendo però che c’è una conseguenza: “solo i paesi che hanno i ‘centri controllati’ potranno beneficiare della ripartizione dei richiedenti asilo tra alcuni paesi europei (anche qui è tutto volontario) e dei fondi dell’Ue per effettuare i rimpatri dei migranti economici”. I quotidiani riportano la soddisfazione di Macron per l’accordo siglato ma anche quella dei Paesi di Visegrad, oltre che quella italiana: visti gli interessi diametralmente opposti in campo, qualcosa non quadra.

I problemi dell’Italia. “Quanto a lungo gli italiani saranno illusi dalle immagini di una ruspa che abbatte un centro rom o di Di Maio che siede con i rider? Non lo sappiamo ma la storia insegna che spesso siamo stati sensibili alle parole roboanti di grandi comunicatori. Le élite che attendono il governo al varco rischiano di attendere molto e, un giorno, di assistere inermi all’uscita dall’euro, quando i populisti perderanno la scommessa di negoziare con l’Europa un grande sforamento del deficit e nel contempo convincere mercati della loro credibilità per tenere basso il costo del debito”, è la lucida analisi dell’economista Roger Abravanel sul Corriere della Sera, che inquadra le problematiche attuali dell’Italia e ricorda come “la responsabilità della situazione vissuta dal nostro Paese è delle élite che non hanno guidato il cambiamento per evitare di perdere i loro privilegi”. Queste ultime, sottolinea Abravanel, devono “impegnarsi da subito con grande convinzione nella battaglia per l’euro e per l’Europa, soprattutto per quello che significano, e non per evitare di uscirne, quanto per restarci a pieno merito”.

I fallimenti della sinistra internazionale. La Stampa intervista il politologo Michael Walzer, autore del libro A Foreign Policy for the Left, incentrato sulle debolezze della sinistra in politica estera. Tra i temi toccati, quello dei migranti: “non credo nei confini aperti, non sono un libertario, e penso che i Paesi abbiano diritto a limitare gli arrivi. – afferma Walzer – La sinistra avrebbe dovuto dire queste cose. Però se non sei disposto ad aiutare i migranti in Italia o in Francia, devi farlo nei loro Paesi, per due motivi: solidarietà, e stabilità internazionale. Questo programma andava lanciato molto tempo fa: non lo abbiamo fatto, e così abbiamo lasciato il campo aperto alla demagogia radicale”.

Milano, la festa estremista. Il gruppo di estrema destra e antisemita Lealtà Azione ha organizzato per il 6 e 7 luglio in uno spazio pubblico ad Abbiategrasso, una festa che vedrà tra gli ospiti assessori regionali e deputati della Lega, denuncia Paolo Berizzi su Repubblica Milano. Il quotidiano riporta la condanna della manifestazione da parte dell’Anpi Milano e dei deputati Pd Lele Fiano e Elena Carnevali, secondo cui l’iniziativa “richiama in modo esplicito i rituali, i valori e l’immaginario del Terzo Reich. Chiediamo al sindaco di Abbiategrasso di vietare gli spazi e ai parlamentari e agli assessori invitati di non partecipare. Nel caso in cui lo dovessero fare, vorrà dire che condividono la radice neonazista di questo evento”.

Edoardo Volterra contro le Leggi razziste. Un nuovo documentario racconta la storia di Edoardo Volterra, matematico, ebreo, partigiano, rettore e giurista, come lo descrive il Venerdì di Repubblica. La pellicola si intitola Edoardo Volterra. La vita come dovere. Lo studio come passione, con regia di di Andreina de Brino e Marco Visalberghi. Dopo essere stato presentato alla Sapienza di Roma girerà per l’Italia dei festival.

Antisemitismo in Germania. Dopo l’episodio della bambina di 8 anni spintonata dai compagni perché ebrea, un nuovo caso di antisemitismo emerge dalle scuole tedesche: nel liceo d’élite berlinese John F. Kennedy un 15enne è stato vittima di bullismo a sfondo antisemita e costretto a cambiare scuola (Stampa).

Milano, passo indietro di Sumaya. “Con una lunga lettera al consiglio comunale, Sumaya Abdel Qader rinuncia alla presidenza della Commissione cultura di Palazzo Marino ‘per non prestarmi alle inutili e sterili strumentalizzazioni’. Un passo indietro sollecitato dallo stesso gruppo consiliare Pd che aveva inizialmente proposto e sostenuto la candidatura” (Corriere Milano).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked