Terroristi palestinesi in carcere
L’Anp: “Continueremo a sostenerli”

Screen Shot 2018-07-04 at 14.17.09L’Anp continuerà a versare un indennizzo ai cittadini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane per terrorismo e ai loro familiari. A comunicarlo è il Ministero delle Finanze di Ramallah, in risposta alla legge che si ispira allo statunitense “Taylor Force Act”, dedicato a un giovane americano ucciso nel 2016 da un terrorista palestinese, che è stata approvata lunedì dalla Knesset, il Parlamento di Israele, e che stabilisce la decurtazione di tali somme (corrisposte in proporzione alla pena: maggiore è la pena, maggiore è il sostegno finanziario) dai trasferimenti di denaro previsti dallo Stato ebraico all’Autorità.
“La leadership palestinese, con a capo il Presidente Mahmoud Abbas, non abbandonerà i prigionieri e le famiglie dei martiri, che hanno sacrificato le loro vite per il bene della patria” si legge in una comunicazione delle scorse ore. Contestualmente l’Anp ha annunciato l’intenzione di dar battaglia anche in sedi internazionali affinché tale legge sia invalidata.
“L’avevamo promesso, e oggi questa promessa è stata mantenuta. D’ora in poi ogni shekel (la moneta israeliana) che Abu Mazen pagherà ai terroristi e agli assassini sarà dedotto dal budget complessivo a disposizione dell’Autorità” aveva subito commentato il ministro israeliano della Difesa Avigdor Lieberman.
Mentre Stuart Force, il padre di Taylor, invitato alla Knesset in occasione del voto, aveva detto: “Il mio augurio è che d’ora in poi, anche in altri paesi, cresca la consapevolezza sulla destinazione di aiuti che vengono destinati con ben altre intenzioni rispetto a quella di foraggiare dei terroristi”.

(4 luglio 2018)