In ascolto – Quincy Jones
Buon compleanno Quincy Jones! Compositore, arrangiatore, direttore, musicista, produttore discografico e televisivo, imprenditore, investitore, volto e anima di molte iniziative umanitarie, ha festeggiato i suoi 85 anni in una storica serata per Umbria Jazz.
Quincy Jones comincia a muovere i primi passi nella musica studiando tromba con Clark Terry e prosegue gli studi in modo più approfondito presso l’allora Schillinger House, oggi Berklee College of Music di Boston. La sua carriera di performer ha inizio a vent’anni, quando viene assunto nella band di Lionel Hampton come trombettista, arrangiatore e pianista e in breve tempo il suo nome comincia a comparire accanto a quello dei nomi che hanno fatto la storia del jazz: Sarah Vaughan, Ray Charles, Duke Ellington e molti altri. Sembra quasi una favola; il giovane e talentuoso Quincy, che alle spalle ha una storia famigliare difficile, viene accolto sotto l’ala protettrice della mecenate Nadia Boulanger e comincia a frequentare da vicino anche gli ambienti della discografia. Nel 1961 viene nominato vice presidente della Mercury Records ed è il primo uomo di colore a rivestire un ruolo così alto. Si avvicina anche al mondo della composizione di colonne sonore e la sua prima collaborazione è con il leggendario Sidney Lumet. Quincy Jones diventa in pochi anni il Re Mida della musica e nel 1991 gli viene dedicato un film prodotto da Warner Bros, dal titolo “Listen Up. The Lives of Quincy Jones”, che racconta la sua biografia straordinaria in relazione alla storia e allo sviluppo della musica afroamericana. Ha avuto 79 nomination al Grammy, ne ha vinti 27 e ha ottenuto un Emmy Award, oltre a un numero incredibile di altri riconoscimenti e premi in tutto il mondo.
Non è semplice tratteggiare una figura monumentale come la sua in poche righe e al lettore più interessato consiglio “Q. The Autobiography of Quincy Jones”, mentre oggi mi limito a ricordare questo uomo dalla vita piena, un uomo “sazio di giorni” che ha ancora l’energia e il desiderio di attraversare l’oceano per festeggiare sul palco di Umbria Jazz il suo compleanno, ovvero il punto d’arrivo di una carriera davvero fortunata.
Sul palco con lui, a Perugia, c’era anche Achinoam Nini, che qui ascoltiamo in un video “rubato” durante le prove, nella sua versione della Badinerie di Bach che diventa “No Baby” (testo di Noa), accompagnata da musicisti d’eccezione: Nathan East (bassista di decine di artisti tra cui Al Jarreau, Eric Clapton, Elton John, Stevie Wonder) e Harvey Mason (batterista jazz), oltre all’immancabile Gil Dor alla chitarra.
Consiglio d’ascolto: https://www.facebook.com/AchinoamNini/videos/1997278490282532/
Maria Teresa Milano
(19 luglio 2018)