Enrichetta Dominitz Somekh (1928-2018)
Cordoglio nel mondo ebraico italiano per la scomparsa, all’età di 90 anni, di Enrichetta Dominitz Somekh. Nata a Trieste il 29 marzo 1928, a causa delle Leggi razziste del 1938 fu costretta a dieci anni ad abbandonare le scuola, riuscendo però, anche se provvisoriamente, a continuare gli studi grazie all’impegno della comunità ebraica triestina. Con il peggiorare della situazione e l’inasprirsi della persecuzione contro gli ebrei, la famiglia Dominitz decise di nascondersi in una pensione a Firenze. Costretta a vivere in clandestinità, la famiglia ridusse i contatti con il mondo esterno ad alcune uscite notturne ma la giovane Enrichetta riuscì comunque a recuperare dei testi scolastici per continuare a studiare da sola. Poi la Liberazione di Firenze, un momento di gioia vivido nella memoria della giovane che assieme alla famiglia attese che anche Trieste venisse liberata dai nazifascisti per potervi tornare. Nel dopoguerra, scelse la strada scientifica e si laureò in chimica all’università di Padova. Poi incontrò il marito Salim, con cui ebbe due figli, Alberto Moshe e Renato, e con cui lavorò, commerciando con i Paesi arabi. Dopo la scomparsa prematura del marito, divenne professoressa di matematica presso la scuola ebraica di Milano dove lavorò per decenni. Attivissima fino agli ultimi giorni, aveva festeggiato in marzo i suoi 90 anni circondata dai parenti ed era poche settimane fa in viaggio a New York per la laurea di un nipote. Lascia i figli Rav Alberto Moshe e Renato, le nuore Alessandra Rivka e Margherita, i sette nipoti Miriam, Debora, Simone, Michal, Tamar, Ionatan e Dalia, e le due bisnipotine Hanna e Rachel. Alla famiglia le sentite condoglianze della redazione. I funerali si svolgeranno venerdì 20 luglio alle 11.30 al Cimitero Maggiore di Milano (Musocco), Nuovo Reparto Ebraico, Via Emanuele Jona. Che il suo ricordo sia di benedizione.