Raffaele Pugliese (1937-2018)

Memoria storica e instancabile promotore di iniziative relative alla gloriosa storia ebraica locale, Raffaele Pugliese è stato per la sezione di Ivrea un costante punto di riferimento. Della vita ebraica nella città piemontese ha curato con passione ogni aspetto, dall’organizzazione di attività culturali e incontri mensili con Maestri alle visite di cittadinanza e studenti nelle due sinagoghe. Un’attività incessante che lascia un vuoto.
Nata e sviluppatasi come comunità autonoma, nel 1931 – in seguito all’emanazione della Legge Falco – la realtà ebraica locale divenne sezione della Comunità di Torino. Alle spalle un passato plurisecolare di rapporti con la città, tra gli alti e bassi della Storia, con le prime notizie di una presenza sul territorio che risalgono alla metà del Quattrocento. Ma anche un presente di forte impegno e attenzione ai valori ebraici nelle famiglie ancora radicate ad Ivrea che nel 2015, in una giornata carica di emozioni, avevano festeggiato (con Pugliese, emozionato sulla tevà, a fare gli onori di casa) l’ingresso di un nuovo Sefer Torah.
Cosa vuol dire essere ebrei oggi nelle piccole e piccolissime realtà del Piemonte ebraico? Consapevolezza, orgoglio, determinazione. Questa la strada indicata da Pugliese in occasione di uno stimolante confronto organizzato alcuni anni fa a Cuneo.
I funerali di Pugliese, che lascia la moglie Daniela Anau, originaria di Ferrara, e i due figli Susanna e Andrea, si sono svolti questa mattina nella sezione ebraica del cimitero di Ivrea.
Sia il suo ricordo di benedizione.

(23 luglio 2018)