La colpa di esser nati
Il 3 settembre 1938, con un decreto firmato il successivo 5 settembre, dal re Vittorio Emanuele III, fu vietato agli ebrei, per la sola colpa di essere nati, l’accesso alle scuole pubbliche e alle università. Fu quello il primo violento segnale che poneva fine a una condizione di normalità che nessuno aveva mai pensato che potesse essere messa in discussione. Relativamente all’espulsione degli insegnanti e degli studenti ebrei dalle scuole pubbliche, l’Italia fascista precedette addirittura la stessa Germania nazista, la quale solo dopo il sanguinoso pogrom del 9-10 novembre 1938, prese questa vergognosa misura. A Milano furono numerosi gli studenti esclusi e cacciati dalle scuole pubbliche, tra i quali i giovani degli Istituti Beccaria, Berchet, Manzoni, Parini, Carducci, Moreschi. A distanza di 80 anni dall’emanazione delle famigerate leggi antiebraiche da parte del regime fascista, siamo ancora in presenza di una preoccupante deriva razzista, xenofoba e antisemita, che dobbiamo contrastare, soprattutto, con la Memoria, con la cultura, con la conoscenza storica.
In questo anniversario così drammatico per tutti noi, voglio esprimere la mia personale vicinanza e quella dell’ANPI Provinciale di Milano alla Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Roberto Cenati, presidente Anpi Provinciale Milano