A 80 anni dalle Leggi razziste
L’Italia non dimentica

Il 18 settembre 1938 Benito Mussolini annunciava da Trieste le “soluzioni necessarie” per affrontare il “problema ebraico”, dichiarando l’ebraismo mondiale un “nemico irreconciliabile” del fascismo. In una piazza Unità gremita, Mussolini rendeva pubblica l’infamia delle Leggi razziste. A 80 anni da quella pagine nera della storia italiana, molte sono le iniziative nel paese che ne ricordano il significato. Fu “l’inizio di una persecuzione di tantissimi innocenti – ha ricordato il Primo ministro Giuseppe Conte nelle scorse ore – A 80 anni dall’accaduto dobbiamo serbare memoria di questa ferita. Ricordare per non dimenticare”. Come raccontato su queste pagine, a Pisa il 20 settembre si terrà una cerimonia in cui i rettori delle università italiane chiederanno ufficialmente scusa per il silenzio e la complicità che gran parte del mondo dell’Accademia dimostrò verso il regime fascista e le Leggi del ’38. La “Cerimonia del ricordo e delle scuse” si terrà nel cortile del palazzo della Sapienza, luogo simbolo dell’Università di Pisa. “Nel settembre del 1938 la stagione scolastica si apriva con l’espulsione dalla scuola pubblica di tutte le ragazze e i ragazzi ebrei. E con il licenziamento dei professori di origine ebraica. Una delle pagine più brutte e tristi della nostra storia”, ha ricordato invece il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, sottolineando come la scuola debba “unire e non dividere o segregare”.
Nelle scorse ore a Torino il Polo del Novecento assieme all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha organizzato una proiezione del filmato originale, custodito dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, dell’annuncio di Mussolini delle Leggi. A intervenire, tra gli altri, il presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia e il direttore Museo Diffuso della Resistenza Guido Vaglio.