1938, il racconto di Treves

1938_WEB_1200X1600Questa sera alle 21 al Cinema Boldini (Via Previati 18, Ferrara) il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, presenta il documentario “1938 DIVERSI” di Giorgio Treves, che prenderà parte alla serata, introdotto dal Direttore del Museo, Simonetta della Seta, e da quello di ISCO, Anna Maria Quarzi.
L’occasione è data da una duplice ricorrenza: il 75° anniversario della razzia degli ebrei romani e gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziste.
Il film, che ha ricevuto una Menzione Speciale al HRNs Award – Premio Speciale per i Diritti Umani alla 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ripercorre gli eventi di ottant’anni fa, quando il popolo italiano fu spinto dalla propaganda fascista e dalla promulgazione di leggi antisemite a perseguitare una minoranza, attestata nel Paese da secoli. Cinque anni dopo, sabato 16 ottobre 1943, il capitano delle SS Theodor Dannecker guidò l’irruzione di 365 soldati tedeschi nelle case degli ebrei di Roma, che proprio le leggi razziali fasciste avevano contribuito a identificare. Furono arrestate 1.259 persone, 237 delle quali vennero rilasciate, mentre le altre 1.022 furono deportate ad Auschwitz dentro dei vagoni bestiame. Solo in 16 fecero ritorno a casa.
Come fu possibile tutto questo? E quanto ne sappiamo ancora oggi? Il documentario di Giorgio Treves racconta quali ripercussioni ebbe l’attuazione di quelle leggi sulla vita quotidiana degli ebrei italiani. Una vergognosa pagina della nostra storia recente, che rivive nella voce di alcuni testimoni diretti e nella ricostruzione, in animazione, di diversi episodi di discriminazione e umiliazione realmente accaduti.
La pellicola si concentra sui sottili meccanismi di persuasione messi in opera dal fascismo grazie all’efficace e pervasiva azione del Ministero della Cultura Popolare (MinCulPop). Mostra gli articoli, le vignette, i fumetti e i filmati con i quali, nel volgere di pochi mesi, l’etichetta appiccicata agli ebrei mutò da ‘diversi’ a ‘nemici della nazione’, e affida al contributo di importanti storici, sociologi ed esperti di comunicazione una rilettura di quegli eventi alla luce del ruolo decisivo giocato dai mass media.

(16 ottobre 2018)