Lodi e i bimbi stranieri esclusi
dalle mense scolastiche

rass stampaSi alza il livello dello scontro politico in merito alla delibera emessa dal sindaco di Lodi Sara Casanova che impedisce a decine di bambini stranieri di pranzare alle mense delle scuole materne ed elementari della città e di utilizzare i relativi servizi di scuolabus. Secondo il l presidente della Camera Roberto Fico, “nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o in modo inconscio crei delle discriminazioni così importanti si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa scolastica”. “Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene”, la risposta del vicepremier Matteo Salvini. Sulla delibera intanto si aspetta la decisione del Tar, dopo il ricorso di alcune associazioni per chiederne l’annullamento (Corriere della Sera).

Le scuse francesi. Lunedì sera la Francia ha ammesso di avere espulso venerdì scorso in Italia due migranti attraverso una procedura irregolare. “Bell’ambito di una missione di rimpatrio di stranieri irregolari, un veicolo della gendarmeria francese ha attraversato il confine franco-italiano in direzione di Claviére (Italia) senza previa autorizzazione della polizia italiana”, hanno confermato le autorità francese, aggiungendo però che la polizia di Bardonecchia, città poco più a nord di Claviére, sulle Alpi torinesi, era a conoscenza del fatto che i due migranti sarebbero stati coinvolti in una procedura di espulsione.

16 ottobre. “Scrivo perché oggi la nostra città vuole fortemente ricordare un evento. Un evento che ha segnato la storia della nostra comunità e dell’Italia tutta. Un evento che abbiamo il dovere di conoscere e tramandare. Spesso razzismo e intolleranza sono causate dalla mancanza di conoscenza, dalla tendenza a dare tutto per scontato che può, però, trasformarsi in indifferenza o addirittura in assuefazione al male. Per questo dobbiamo sapere cosa è accaduto 75 anni fa”, così il sindaco di Roma Virginia Raggi, ricordando sul Messaggero la razzia nazifascista del 16 ottobre 1943. “In poche ore – ricorda il sindaco – vengono arrestate 1024 persone, di cui 200 bambini. Ragazzi come voi, quella mattina, vengono privati per sempre della loro libertà. Alle 14.00 l’operazione è terminata. Il 22 ottobre il convoglio composto da 18 carri bestiame arriva ad Auschwitz”. Per non dimenticare quella ferita, Raggi invita a partecipare, il prossimo 21 ottobre alle 18.30, alla “Marcia silenziosa”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica di Roma in memoria della deportazione degli ebrei della città.

Film e Memoria. Presentato ieri in anteprima al Cinema Barberini il film 1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani di Pietro Suber. Preapertura della Festa del Cinema di Roma, il film – che racconta l’impatto delle Leggi razziste del ’38 e la persecuzione antiebraica in Italia – è stato accolto con applausi e commozione dal pubblico, scrive oggi il Messaggero. “Con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti dell’Olocausto, una decina appena in Italia, aumenta il rischio della rimozione – sottolinea il regista Suber – oggi che tanti giovani visitano la tomba di Mussolini a Predappio, la memoria, nel bene e nel male, va mantenuta”.

Kashoggi, l’ammissione saudita. L’Arabia Saudita si prepara ad ammettere che il giornalista Jamal Kashoggi è stato ucciso in seguito a un interrogatorio andato male. Un interrogatorio che avrebbe dovuto portare a un suo sequestro dalla Turchia. Lo riporta la Cnn citando due fonti. Una di queste afferma che le conclusioni del rapporto in via di preparazione includeranno probabilmente il fatto che ”l’operazione è stata condotta senza autorizzazione e trasparenza e che coloro che sono stati coinvolti saranno ritenuti responsabili” (Repubblica).

Conflitto tra chiese. La Chiesa russa ha rotto i legami con il Patriarcato di Costantinopoli spaccando in due il mondo ortodosso. La decisione, da tempo nell’aria scrive La Stampa, è stata presa ieri sera a Minsk dal Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca, ed è la preannunciata “dura risposta” della Russia al riconoscimento dell’indipendenza della Chiesa ucraina da parte del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, considerato un primus inter pares tra i capi delle Chiese nazionali ortodosse. Intanto l’Ucraina, racconta il quotidiano torinese, il nazionalismo guadagna consensi: “gli estremisti di destra domenica hanno sfilato a migliaia per le vie del centro della capitale per celebrare il 76° anniversario della fondazione dell’Upa, l’Armata Insurrezionale Ucraina che durante la Seconda guerra mondiale lottò sia contro le truppe tedesche sia contro quelle sovietiche ma che per un certo periodo appoggiò l’invasore nazista. Gli uomini dell’Upa sono inoltre accusati di aver fatto strage di ebrei e polacchi”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked