Dalla Torah a Philip Roth, Milano celebra le parole
“Con BookCity la passione di Milano per i libri e dei libri per Milano diventa una grande festa diffusa, come piace a noi. Gli eventi non saranno solamente negli spazi normalmente dedicati alla lettura, ma in tutta la città invitata a parlare di libri, a conoscerne i protagonisti, a passeggiare nei suoi luoghi letterari guidata dai racconti dei suoi cittadini. Questa è la vera forza di BookCity e sono certo che anche quest’anno sarà davvero un grande successo”, così il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel presentare la nuova edizione di Bookcity, che dal 15 al 18 novembre porterà al centro dell’attenzione il libro e gli scrittori. E come per le precedenti sei edizioni, tra le centinaia di appuntamenti sparsi in tutta la città non mancheranno quelli legati al mondo ebraico, toccando religione, cultura e storia.
Tra gli appuntamenti della prima giornata (15 novembre), spazio alla Memoria: ricordando l’ottantesimo anniversario delle Leggi razziste, Marie-Anne Matard-Bonucci (Totalitarisme fasciste – Cnrs) e Valeria Galimi (Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei- Le Monnier), coordinati da Marcello Flores, presenteranno due libri in cui si indagano gli aspetti del totalitarsimo fascista e delle persecuzioni contro gli ebrei in Francia e in Italia (ore 14.00). Memoria al centro anche dell’evento (ore 18.00) organizzato dal Tribunale di Milano, in collaborazione con il Rabbinato della città e la Scuola ebraica della Comunità ebraica milanese: Processo al Processo Eichmann, il titolo dell’evento, con la partecipazione di un rappresentante di una importante Procura italiana e un avvocato difensore – oltre al rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib – che svolgeranno la loro parte processuale davanti a un’autentica corte di alti magistrati italiani, prendendo come riferimento il volume Imputato Eichmann. L’interrogatorio e il controiterrogatorio dell’impiegato della morte, a cura di Livio Crescenzi. Il tema della Memoria sarà anche al centro dell’incontro con la senatrice e Testimone della Shoah Liliana Segre “Dal binario 21 ad Auschwitz e ritorno: un viaggio della memoria”, che dialogherà con Daniela Palumbo, con cui ha scritto il libro di memorie Fino a quando la mia stella brillerà.
Bookcity sarà anche l’occasione per ricordare il grande scrittore Philip Roth (15 novembre). “La complessità della narrativa rothiana, permette allo scrittore ebreo-americano di trasformare la riflessione sugli ebrei d’America in una rappresentazione tragica e ironica della condizione contemporanea”, si legge nella presentazione dell’evento che vedrà Elèna Mortara, che ha curato il primo Meridiano a Roth (“Romanzi 1959-1986”, a cura di Mortara e Paolo Simonetti, Mondadori editore) a confronto con Carlo Paggetti, docente di Letteratura inglese contemporanea.
Venerdì 16 per chi volesse approfondire la figura di Freud, Alessandra Lavagnino e Matteo Bonazzi interverranno in un incontro dal titolo “Freud tra Occidente e Oriente. Un approccio terapeutico interculturale”. E rimanendo in tema di protagonisti dello scorso secolo, la rassegna dedica un tributo a Franco Modigliani, esule negli Stati Uniti e premio Nobel per l’economia nel 1985: a discutere della visione economica e politica di Modigliani, Giovan Battista Vescovo, Roberto Camurri, Fabio Lavista.
In un periodo in cui l’antisemitismo rialza la testa, Adriano Prosperi presenta il suo libro “Il seme dell’intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492” – Laterza, un modo per riflettere sull’evoluzione del pregiudizio antiebraico nel corso dei secoli (18 novembre, ore 21.00).
Nel giorno di chiusura della rassegna, tra gli eventi principali, Il popolo del Libro e l’antidolatria, lezione al Teatro Franco Parenti di rav Roberto Della Rocca, a cura della Comunità Ebraica di Milano e dell’Associazione Pier Lombardo (ore 11.30). Nel pomeriggio, si parlerà invece del ruolo dei Giusti con Gabriele Nissim, presidente di Gariwo e autore de “Il bene possibile” (Laterza) che dialogherà con Francesco Cataluccio.