Alto Adige, storie dall’oblio

Le vite e le famiglie spezzate dall’odio. Ma anche i nomi e le responsabilità dei persecutori, che poterono muoversi in un contesto di indifferenza generale. Vittime e carnefici della persecuzione antiebraica in Alto Adige sono magistralmente raccontati nel libro Quando la patria uccide (Raetia editore) di Sabine Mayr e Joachim Innerhofer.
Uno studio, realizzato per il Museo ebraico di Merano, che continua a suscitare interesse. Stimolante il confronto su questi temi avviato ieri nella sede della Fondazione Museo della Shoah di Roma, alla presenza dei due autori e dopo i saluti del presidente della Fondazione Mario Venezia.
Introdotti da Toni Jop, hanno preso la parola il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, Silvia Cevidalli, Cesare Finzi e Bruno Läufer.

(30 ottobre 2018)