Bolsonaro: “L’ambasciata?
Sarà a Gerusalemme”

rassegnaIl neo presidente del Brasile Jair Bolsonaro, ha annunciato che trasferirà l’ambasciata del suo Paese in Israele a Gerusalemme. In un’intervista – citata oggi dal Corriere – a Boaz Bismuth, direttore del quotidiano gratuito Israel HaYom, Bolsonaro ha ribadito la sua intenzione: “Israele è un Paese sovrano. Se decide quale è la sua capitale, noi concordiamo. Voi siete gli unici a stabilire quale debba essere la vostra capitale, non altri Paesi”. Nella stessa intervista, riporta La Stampa, Bolsonaro ha dichiarato che non riconoscerà la Palestina come Stato indipendente, nonostante il Brasile lo faccia ufficialmente dal 2010. Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di aver apprezzato il discorso di Bolsonaro e aveva già confermato di voler presenziare alla cerimonia d’insediamento in Brasile. “L’ambasciatore israeliano in Brasile – le dichiarazioni di Bolsonaro a Bismuth riprese anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno – mi ha fatto visita due volte questa settimana e abbiamo da sempre una eccellente relazione. Sono molto contento di essere stato trattato in modo così caloroso e che un rappresentante ufficiale dello Stato di Israele mi tratti in questo modo, il sentimento è reciproco. Amo il popolo e lo stato di Israele. Potete essere certi che promuoverò strette relazioni e una cooperazione produttiva per entrambe le parti a partire dal 2019”. Bolsonaro è considerato un personaggio molto controverso, che più volte – da ex militare – ha detto di rimpiangere i tempi della dittatura e ha promesso che darà grandi poteri alla polizia pur di combattere la corruzione e la criminalità, e ha espresso più volte opinioni intolleranti e omofobe.

La Nato del Medio Oriente. Su La Stampa si racconta del progetto, sostenuto dall’amministrazione Usa, di costruire una Nato araba e sunnita. “In queste ore, le forze di Arabia Saudita, Kuwait, Emirati arabi, Bahrein e Giordania stanno convergendo verso le basi egiziane, hanno fatto sapere i vertici militari del Cairo attraverso il profilo Facebook dell’esercito. – riporta il quotidiano torinese – Per quasi due settimane, saranno impegnate in operazioni navali, aeree e di terra assieme all’esercito e all’aviazione egiziani”. Questo potrebbe essere la base per realizzare una rete simile alla Nato e in funzione anti-Iran.

Danimarca, la minaccia iraniana sventata. È stato il Mossad ad avvertire i servizi di sicurezza danesi di un tentativo di assassinare un oppositore al regime di Teheran rifugiatosi in Danimarca. “Per Yossi Cohen, capo del Mossad, è un successo in più, e conferma che come in alcuni casi gli 007 israeliani difendono l’Europa meglio degli europei. – riporta Repubblica – Il Mossad ha scoperto che il Vevak – la Gestapo degli ayatollah – stava per eliminare Ahmad Mola Nissi, leader del movimento Ahvaz, esule in Danimarca. Tutto merito del Mossad, hanno detto danesi e norvegesi”.

Ricordando Pittsburgh. “Dobbiamo alzare una barriera contro l’antisemitismo”. Ad affermarlo, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ieri sera ha partecipato alla Sinagoga di Roma ad una cerimonia per commemorare le vittime dell’attentato antisemita di Pittsburg (Messaggero).

Milano, lo stop ai nostalgici. Al Campo 10 del cimitero Maggiore, dove sono sepolti i soldati repubblichini morti nella guerra di Liberazione, per la prima volta dopo tanti anni non si sono visti saluti romani. Ha vinto quindi la linea del prefetto Saccone, intervenuto dopo l’appello del sindaco Sala per bloccare i nostalgici neofascisti (Repubblica Milano).

L’eredità del 4 novembre. Cento anni fa l’esercito italiano entrava a Trieste, ponendo fine al conflitto con l’Austria che aveva fatto un milione di morti e completando l’unità. A raccontare il significato di quella vittoria, Paolo Rumiz su Repubblica. “Domani – spiega Rumiz – la città si affaccia divisa alla ricorrenza, con un corteo nazionalista di Forza Nuova e una manifestazione concomitante del mondo antifascista. E il rischio di gravi turbolenze. Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ’45 al ’54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l’oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38, su cui una parte dell’attuale maggioranza di centrodestra in Municipio preferirebbe sorvolare”.

Torino, la memoria del ’38. In occasione degli 80 anni dalle Leggi razziste, il Polo del `900 ospita “1938-2018”, progetto integrato coordinato dal Museo Diffuso della Resistenza, in collaborazione con Università di Torino e Comunità Ebraica. Una quindicina di eventi per promuovere la riflessione su razzismo e xenofobia: tra le iniziative, sottolinea Torino Sette, la presentazione del libro “Francamente razzisti” di Claudio Vercelli (ed. del Capricorno). L’autore dialogherà con il presidente dell’Ordine dei giornalisti Alberto Sinigaglia, Dario Disegni e Federica Tabbò.

Trump, le elezioni di midterm e la paura. A cinque giorni dalle elezioni di midterm, il clima diventa sempre più acceso. Dalla Florida, dove il presidente Trump è andato per fare campagna elettorale, Aldo Cazzullo sul Corriere racconta l’atmosfera del suo discorso. “Trump visto da vicino è altissimo, sovrappeso, torvo, minaccioso, malmostoso, ma sempre pronto ad aprirsi in un sorriso ammiccante, a tirarti una pacca condiscendente. Alterna il ditino alzato, per rivendicare, e le braccia spalancate, per fare la vittima. Davanti tiene il gobbo con il testo scritto: tra le molte nevrosi, ha il terrore di perdere la memoria; ma non ne avrebbe alcun bisogno. Lo show è semplice, essenziale. In un’ora, Trump dice in sostanza due cose: l’America non è mai stata tanto forte, ricca, potente nella storia; eppure l’America ha paura, è in pericolo, e deve essere protetta”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked