Dialogo sulla dignità dell’uomo

“La società nel suo complesso, ma in particolare i genitori, gli insegnanti e le guide religiose, hanno una speciale responsabilità nella maturazione morale e spirituale dei bambini. Nelle loro considerazioni riguardo ai diritti dei bambini all’autonomia e alla libertà, i membri della Commissione bilaterale hanno messo in luce la tensione tra l’impegno a garantire la massima libertà di scelta, e quello ad assicurare protezione e guida prudente. Tutto ciò esige di astenersi da qualsivoglia strumentalizzazione dell’altra persona, la cui dignità dovrebbe sempre essere considerata come un fine in sé e per sé”. Così uno dei punti del comunicato diramato in occasione della XVI Riunione della Commissione bilaterale tra il Gran Rabbinato d’Israele e la Commissione della S. Sede per i rapporti religiosi con l’Ebraismo. Un confronto, tenutosi negli scorsi giorni, che ha avuto come tema centrale “La dignità dell’essere umano: insegnamenti dell’Ebraismo e del Cattolicesimo riguardo ai bambini”. La Commissione bilaterale si è infatti riunita in occasione della Giornata universale del bambino indetta dall’ONU, dedicando per questo le sue riflessioni al tema della dignità umana, con speciale riferimento ai bambini. I membri della Commissione bilaterale – si legge nel comunicato – sono stati accolti in udienza privata da papa Bergoglio, che parlando dei rapporti tra cattolici ed ebrei ha dichiarato: “Noi siamo fratelli e figli di un Unico Dio, e dobbiamo lavorare insieme per la pace, la mano nella mano”. La Commissione – di cui fanno parte rav Rasson Arusi, rav David Rosen, rav Daniel Sperber, rav Avraham Steinberg e Oded Wiener – ha annunciato che è in preparazione un documento interreligioso in materia di fine vita, “con riferimento particolare al pericolo di legalizzare l’eutanasia e il suicidio medico assistito, anziché garantire le cure palliative e il rispetto completo della vita”. Sul fronte del dialogo tra le due religioni, lsecondo a Commissione “l’insegnamento di Nostra aetate (n. 4) e i successivi documenti in materia di relazioni ebraico-cristiane, dovrebbero essere ampiamente conosciuti e diffusi in entrambe le nostre comunità, dando impulso a una crescente benedetta riconciliazione e collaborazione tra ebrei e cattolici, a beneficio dei fedeli e dell’intera società”.