Informazione – International Edition
Spagna, uno sguardo ebraico

L’impegno per la Memoria nei luoghi di educazione. Sull’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition si riferisce del protocollo d’intesa firmato dall’Ufficio scolastico regionale della Toscana e dall’Università di Firenze con lo Yad Vashem di Gerusalemme per promuovere conoscenza di quel che accadde e sensibilizzare le nuove generazioni sul rispetto dei diritti e della dignità dell’uomo. E proprio uno dei cortili interni all’Università di Firenze sarà presto dedicato a chi dopo la promulgazione delle Leggi razziste da parte del regime fascista fu costretto ad abbandonare l’ateneo: lo psicologo Enzo Bonaventura che proprio nel capoluogo toscano aveva il centro delle sue ricerche e dell’attività accademica. Dopo il 1938 si trasferì nella Palestina mandataria e proseguì la sua opera all’Università ebraica di Gerusalemme, prima di rimanere ucciso in un attacco contro uno dei convogli diretti all’ospedale Hadassah. Promotore dell’iniziativa è stato tra gli altri l’assessore alla Cultura dell’UCEI e direttore del master internazionale sulla Shoah all’Università di Roma Tre David Meghnagi che ha trovato il supporto dell’assessore all’Urbanistica di Firenze Andrea Vannucci e di tutta la giunta.
A riflettere invece sulle polemiche intorno alla scelta di inserire o meno il canto partigiano Bella Ciao nel programma di un concerto natalizio in un liceo di Napoli è lo storico sociale delle idee David Bidussa, che ricorda come parole e note siano diventate un simbolo di valori importanti di libertà e speranza: respingerla significa rigettarli.
Ancora per i lettori internazionali l’omaggio di Milano a rav Giuseppe Laras a un anno dalla sua scomparsa: una giornata di studi nella Sinagoga centrale dedicata a colui che per tanti anni fu rabbino capo della città con interventi tenuti da tanti rabbini italiani che furono suoi studenti o colleghi.
Nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua spagnola, un articolo di El Pais dedicato alla comunità ebraica iberica, che dopo i secoli di assenza in seguito all’espulsione del 1492 conta oggi migliaia di persone che si trovano oggi a confrontarsi come in tanti paesi d’Europa con il tema dell’antisemitismo e dei pregiudizi della società. Tra gli intervistati anche il rabbino italiano Pierpaolo Pinhas Punturello, che da alcuni mesi è a Madrid come coordinatore degli studi ebraici presso la scuola Ibn Gabriol Estrella Toledano. “Un ragazzo ebreo di Roma è molto più preoccupato di uno di Madrid, l’eredità culturale della destra spagnola è diversa da quella francese di Vichy e dalla destra italiana di Mussolini, in Spagna quel patrimonio è differente e il rapporto con gli ebrei anche” spiega Punturello.
Infine in Italics, la testimonianza di una coppia canadese che ha deciso di trascorrere a Roma la festa di Hanukkah, assistendo tra l’altro all’accensione dei lumi in Piazza Barberini organizzata dal movimento Chabad, divenuta ormai un appuntamento fisso, prima di provare i dolci di Boccione e altre esperienze tipiche della vita ebraica della Capitale. “Una storia di Hanukkah che vale la pena raccontare” conclude l’autore.

(17 dicembre 2018)