Noa in concerto
Al Teatro Manzoni di Pistoia si è tenuto il concerto della cantante israeliana Noa, accompagnata dal suo direttore artistico, produttore e chitarrista Gil Dor e dal flautista Massimo Mercelli. Un concerto di Natale, tenutosi gratuitamente con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia e di Intesa San Paolo, che di natalizio aveva poco, a parte le Euforbie Pulcherrime, altrimenti dette stelle di Natale, graziosamente disposte a contornare il palco.
Nonostante le due ore di viaggio post Talmud Torà fiorentino (perché il traffico, invece, era assai natalizio), nonostante il freddo e la pioggia, ed ammettiamo, nonostante un po’ di dubbiosità prevenuta sul tema del concerto in sé e sulla cantante, l’evento è stato coinvolgente e ha permesso di scoprire un’artista raffinata, colta e versatile nella capacità di spaziare dal pop al jazz, dal blues al classico.
Una professionista dotata anche di senso dell’umorismo, che ha esordito con uno shalom ad introdurre una canzone in ebraico, per arrivare al napoletano. Sorprendente è il suo uso della voce, per estensione e per poliedricità, sino ad utilizzarla per imitare e sostituire il suono di strumenti musicali. Così, la voce diventava un tamburo suonato nella cassa toracica, chitarra e sassofono.
Dopo aver fatto cantare il pubblico in inglese ed ebraico, ridere e battere le mani a ritmo di musica, ascoltando affascinati il suo nuovo progetto delle missive cantate a Bach sulle sue musiche, è stato possibile perdonarle anche il finale con l’Ave Maria di Gounod. In fondo non è Natale e siamo tutti più buoni?
Insomma, non c’è che dire, eize kef!
Sara Valentina Di Palma