Gli effetti delle nostre azioni
Nel midrash Vayiqra Rabbah è raccontato “di alcune persone che si trovano a bordo di una nave. Una di esse prese un trapano e cominciò a fare un buco sotto di sé. Gli altri passeggeri gli dissero: ‘Cosa stai facendo?’ ‘Che ve ne importa? Non sto forse facendo il buco – egli rispose – sotto il mio sedile?’ E loro: ‘Ma l’acqua entrerà e ci annegherà tutti!’” (IV, 6).
Troppo spesso dimentichiamo quanto le azioni di una singola persona attuate per i propri scopi, potrebbero finire per ricadere non solo su di noi, ma anche sul nostro vicino o sul resto dell’intera umanità. In qualche modo la nostra esistenza in questo mondo è sì precaria come coloro che attraversano il mare a bordo di una nave e il suo restare a galla dipende dalla responsabilità e dalla collaborazione di ognuno. Un concetto da tener ben presente in un mondo globalizzato dove dovremmo essere maggiormente consapevoli di vivere all’interno di questo unico spazio condiviso, e dove le problematiche degli altri ci riguardano sempre in prima persona. In tutte le nostre scelte e nelle nostre parole non possiamo non tener in considerazione le conseguenze che queste potrebbero avere sugli altri o sull’ambiente che ci circonda. Anche se spesso non sappiamo bene su chi queste incideranno, come, dove e quando.
Francesco Moises Bassano