Dalle scienze al campo umanistico,
Italia e Israele a confronto

Il mondo accademico israeliano e italiano a confronto su “Scienza e società”. Dagli aspetti di ricerca indisciplinare alle nuove prospettive di in campo etico e medico, dalla lotta all’Alzheimer alla resilienza culturale. Numerosi i temi al centro della due giorni di convegno che ha preso avvio nelle scorse ore nella sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei, organizzato insieme all’Accademia israeliana delle scienze e delle lettere. Un confronto che segue una prima iniziativa congiunta a Gerusalemme, nel novembre del 2017, e che è il risultato dell’implementazione di un precedente accordo di collaborazione del 2001.
Ad aprire i lavori di “Science and society” il presidente emerito Alberto Quadrio Curzio e la presidente dell’Accademia israeliana Nili Cohen, insieme all’ambasciatore dello Stato ebraico in Italia Ofer Sachs.
“Israele – ha spiegato Cohen nella sua relazione, dedicata all’impegno pubblico degli scienziati – ha ottenuto nel campo delle scienze risultati straordinari. La combinazione tra scienze e vita pubblica accompagna Israele da lungo tempo, da quando ancora non c’era uno Stato. Istituzioni di alto livello qualitativo come l’Università ebraica e il Technion furono infatti fondate, con l’incoraggiamento dei leader di allora, assai prima del 1948”.
In un mondo in cui la scienza e gli scienziati sono visti con crescente sospetto e in cui proliferano fake news, deliranti accuse, complotti di ogni genere, il loro impegno, il loro metterci la faccia, può quindi aiutare a contrastare la minaccia. “Con un paradosso – sottolinea Cohen – e cioè quello di far lievitare la fiducia nella scienza, disciplina del dubbio per antonomasia”.
Due in particolare i messaggi di questa collaborazione tra accademie, ha osservato Quadrio Curzio. Il rafforzamento della scienza “come veicolo per promuovere il progresso”. Ma anche della sua centralità nel mondo “dell’educazione e della cultura”. È infatti fondamentale, ha sottolineato, far sì che sempre più persone sviluppino un approccio razionale e la capacità di operare scelte sempre più libere e responsabili all’interno della società in cui vivono”.
(15 gennaio 2019)