Siria, l’attacco dell’Isis agli Stati Uniti
Almeno quattro americani rimasti uccisi in un violento attentato kamikaze a Manbij, nella Siria Nord-occidentale, rivendicato da militanti dello Stato islamico. Un attacco kamikaze avvenuto nel ristorante I principi (al Umarà) nel centro della città che sorge tra Aleppo e l’Eufrate, e che ha causato la morte di almeno 21 persone, gran parte delle quali inermi civili che si trovavano all’interno o a ridosso del locale, ricostruisce La Stampa oggi parlando dell’attacco terroristico compiuto da Daesh. “Probabilmente l’attacco – scrive il quotidiano torinese – è anche una risposta alle parole del presidente Usa che aveva giustificato il ritiro delle truppe perché l’Isis era stata ‘ampiamente sconfitta’”. “Quel che è successo conferma che gli Stati Uniti non dovrebbero ritirarsi frettolosamente dalla Siria. E dimostra che il presidente si sbaglia: l’Isis non è sconfitto e, finché non lo sarà, abbiamo la responsabilità di restare”, afferma l’ex capo della Cia Leon Panetta in un’intervista al Corriere.
Roma e le note della Memoria. Applausi e commozione all’Auditorium Parco della Musica di Roma ieri sera per la nuova edizione del Concerto della Memoria, omaggio quest’anno alle donne compositrici che hanno sublimato il dramma vissuto nei lager e nei gulag durante la Seconda Guerra Mondiale. Tanti gli ospiti di primo piano e sala gremita per l’iniziativa ideata da Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese e promossa da UCEI e Presidenza del Consiglio (Corriere Roma).
Napoli contro la criminalità. I quotidiani riportano oggi la notizia della bomba carta fatta esplodere nel cuore di Napoli contro la storica pizzeria di Sorbillo. Solidarietà trasversale al ristoratore mentre gli inquirenti indagano su moventi e responsabilità del gesto: il questore Antonio De lesu parla di evidente ‘atto intimidatorio’ e non esclude che l’azione possa rientrare nell’ambito di una richiesta estorsiva, anche se pare che Sorbillo non abbia subito minacce negli ultimi tempi, scrive il Corriere. Intanto, nell’ultimo mese sono esplose altre otto bombe per mano della camorra ad Afragola, provincia di Napoli: Il prossimo 19 gennaio la Cgil di Napoli, insieme alla Masseria Antonio Ferraioli, Libera, Anpi e altre associazioni del territorio, organizzerà una manifestazione contro la camorra e le esplosioni degli ultimi giorni (Il Post).
Carabinieri liberi da Gaza. Qualche dettaglio in più oggi sui quotidiani sulla disavventura di tre carabinieri del Consolato Generale italiano di Gerusalemme assediati per diverse ore da Hamas e poi lasciati liberi, verificata la loro identità. I tre uomini dell’Arma erano nella Striscia per un sopralluogo in vista di una visita del console generale. “I carabinieri non si erano fermati a un controllo non previsto – riporta la Stampa – e i miliziani avevano sparato in aria e inseguito il fuoristrada Toyota sul quale viaggiavano. I militari avevano passaporti diplomatici e non erano tenuti a sottoporsi a ispezioni, se non in casi di emergenza”.
Figli del destino. Paolo Conti sul Corriere ricorda l’appuntamento mercoledì 23 gennaio su Rai 1, in prima serata, con la docufiction “Figli del destino”, racconto delle vite di quattro sopravvissuti alla Shoah che al tempo delle persecuzioni erano semplici bambini: Liliana Segre, Tullio Foà, Lia Levi a Roma, Guido Cava. Protagonista invece a teatro a Torino (31 gennaio al Conservatorio) e Cuneo (primo febbraio al Teatro Toselli) sarà la cantante Ute Lemper con il suo “Songs for Eternity”, progetto musicale frutto di anni di studio sui brani composti e cantati dagli ebrei internati (Corriere Torino).
Il D’Azeglio ricorda Primo Levi. A 100 anni dalla nascita del grande scrittore, scienziato e Testimone torinese Primo Levi, il liceo classico D’Azeglio di Torino – dove Levi si formò – dedica uno spazio alla sua memoria. I laboratori di scienza dell’istituto sono stati infatti intitolati a Levi ieri (Repubblica Torino) durante una giornata interamente dedicata al suo rapporto con il D’Azeglio e al suo originale contributo al giornale scolastico, tra poesie e caricature (La Stampa Torino).
Lo Shabbat di Benjamin Gross. Sul quotidiano cattolico Avvenire, Massimo Giuliani si sofferma sulla figura del filosofo francese israeliano Benjamin Gross, recentemente scomparso, e in particolare sul tema dello Shabbat, sviluppato da quest’ultimo. “Nel volume Momento di eternità – sottolinea Giuliani -, Gross sostiene che esiste un preciso parallelo tra Israele e il Sabato: ‘La nascita della società ebraica, all’epoca dell’esodo dall’Egitto, rappresenta sul piano della storia ciò che lo Shabbat rappresenta sul piano della natura: una traccia della trascendenza inserita nell’universo per testimoniare l’Origine ossia il Creatore. Lo Shabbat e Israele sono consustanziali’”.
Emilio Jona si racconta. Dal suo rapporto con l’ebraismo al lancio del programma Cantacronache con Calvino, Liberavici, Straniero, De Maria, ai numerosi scritti su temi sociali, Emilio Jona, scrittore, poeta, commediografo, saggista e musicista, si racconta oggi in un’intervista a Corriere Torino.
Solidarietà contro la lettera dell’odio. Non si può che essere solidali con tutti coloro che sono stati bersaglio degli insulti della vergognosa lettera – firmata con una svastica e con la scritta “boia chi molla” – recapitata al direttore del Tg La7 Enrico Mentana che l’ha pubblicata su Instagram (Corriere).
L’attualità della Costituzione. Claudio Magris e il giurista Sergio Bartole dialogano sulle pagine del Corriere di oggi sul valore della Costituzione. “Chi mette in discussione la permanente attualità della Carta mette in discussione tutta la storia passata della Repubblica. – afferma Bartole – Forse il retaggio della nostra storia politica non è esaltante come avremmo sperato settant’anni fa, ma è pur vero che in questi settant’anni la Costituzione è stata il termine di riferimento della nostra identità nazionale”.
Dialogo. “La Giornata dell’ebraismo, che la Chiesa cattolica in Italia celebra il 17 gennaio, è segno di quanto sia importante per la Chiesa offrire ai cristiani l’opportunità di ricordare con gratitudine le radici ebraiche della loro fede, e di prendere coscienza del dialogo attualmente in corso con l’ebraismo”. A scriverlo sul quotidiano vaticano l‘Osservatore Romano, il segretario della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo Norbert Hofmann.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked