Immagini – August Landmesser
Questa foto venne scattata nel 1936 ad Amburgo in occasione del varo di una nuova nave nel cantiere portuale della città tedesca. Alla cerimonia di inaugurazione era presente lo stesso Hitler. Nella foto salta all’occhio un uomo, l’unico che non saluta il Fuhrer col braccio teso: è August Landmesser, un operaio iscrittosi al partito nazista nel 1931 che deliberatamente rifiutò di partecipare ed associarsi a quel saluto di massa.
Landmesser, che nella foto con determinazione rimane a braccia conserte, ha alle spalle una storia particolare che è proprio quella che gli impedisce di salutare Hitler con fervore, come gli altri suoi compagni.
Nel 1935, infatti, un anno prima di questo scatto, erano state promulgate le “leggi della salvaguardia della razza” di Norimberga che impedirono a Landmesser di sposare Irma Ekcler, la donna ebrea di cui si era innamorato. Egli rese nota la sua relazione, fu quindi espulso dal partito e perse tutti i privilegi che aveva acquisito fino ad allora. Ciò nonostante l’operaio non abbandonò mai la donna della sua vita e decise di dissociarsi dal movimento nazista.
August ed Irma l’anno dopo ebbero una bimba, Ingrid, e tentarono la fuga verso la Danimarca. Furono arrestati con l’accusa di avere inquinato la razza ariana e venne ordinato ad August di lasciare la sua compagna, che nel frattempo era di nuovo incinta. Landmesser si rifiutò di sottostare agli ordini impartiti, e venne nuovamente arrestato e tradotto nel campo di concentramento di Borgemoor, dove rimase prigioniero per due anni. Irma fu rinchiusa invece in un carcere femminile dove diede alla luce Irene, la seconda figlia.
Pochi anni dopo, nel 1942, Irma morì nel “Centro di eutanasia femminile” e August, nel frattempo arruolato nell’esercito, morì sul fronte Croato.
Le bambine sopravvissero alla guerra e i corpi dei genitori furono riconosciuti solo nel 1951, quando la Germania stava ancora facendo i conti con il proprio passato.
Fu così che a titolo simbolico il senato di Amburgo unì in matrimonio August ed Irma anni dopo la fine della guerra e del regime più totalitario e criminale della storia. Gennaio è il mese della Memoria e questa foto ha una grande forza poiché ci rende consapevoli della libertà di scelta dell’uomo e della forza di non piegarsi alla maggioranza costituita. Oggi che i populismi e i nazionalismi stanno rinascendo in tutto il mondo credo sia importante non abbassare la guardia sui valori fondamentali che hanno creato l’Europa del dopoguerra: uguaglianza, pace e libertà.
Non sacrifichiamoli sull’altare dell’ordine e della sicurezza.
Come scrisse Eco: “Quando la maggioranza sostiene di avere sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia”.
Ruggero Gabbai