Milano – L’Italia fascista e gli ebrei

20190122_175536Un libro che ricorda all’Italia, una volta di più, la falsità del mito “italiani brava gente”, di quanto il regime fascista non esitò, senza richieste o ricatti del nazismo, a mettere in moto la macchina persecutoria contro gli ebrei. Ebrei traditi nel 1938 dalle Leggi razziste, non più italiani tra gli italiani, ma altri nonostante il prezzo pagato per costruire l’Italia. La riedizione del volume dello storico Michele Sarfatti Gli ebrei nell’Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione (Einaudi) racconta tutto questo, in modo documentato e rigoroso, aggiungendo nuovi dettagli su una storia buia su cui ancora molto c’è da dire. Tanto che sarà necessario un ulteriore aggiornamento, hanno sottolineato Marco Cuzzi e Alessandra Minerbi presentato alla libreria Claudiana di Milano il volume di Sarfatti, in un incontro coordinato dal direttore del Centro di Documentazione ebraica contemporanea di Milano Gadi Luzzatto Voghera e con la partecipazione dell’autore. Un sala piena per approfondire con i relatori alcuni dei passaggi del libro di Sarfatti che, tra le altre cose, ha ricordato come il Cdec sia stato fondamentale nel procedere del lavoro e come effettivamente vi siano ancora molti spazi bui da illuminare nella storia del ventennio fascista. “È incredibile ma manca in questo paese un registro di coloro che furono iscritti al partito fascista”, ha sottolineato Sarfatti, evidenziando come questo elemento sia la dimostrazione di quanta strada debba ancora essere fatta dal paese rispetto ai conti con il suo passato.
Nelle prossime settimane il libro sarà presentato in altre località mentre il Cdec sarà impegnato anche fuori dai confini nazionali: insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia verrà presentata infatti il 29 gennaio la mostra “La persecuzione degli ebrei in Italia 1938-1945”, affiancata da una conferenza con protagonisti il direttore del Cdec Luzzatto Voghera e Anna Piperno, dirigente tecnico del MIUR, membri della delegazione italiana dell’International Holocaust Remembrance Alliance. L’esposizione racconta, attraverso i documenti dell’epoca, la persecuzione avvenuta in Italia, mettendo in luce sia la storia complessiva, sia le vicissitudini dei singoli.
Per consultare gli altri appuntamenti nel programma della Fondazione Cdec – tra cui l’apposizione delle Pietre d’inciampo in memoria dei deportati – consulta il sito www.cdec.it.