“Memoria, un impegno vivo. Troppi ancora ignorano”
“Dobbiamo ribellarci contro il crescente antisemitismo”. È l’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria a Palazzo di Vetro di New York. Una lotta che deve essere fatta su più fronti, tra cui l’impegno a difendere la Memoria, ancora oggi minacciata, come ricordato ai delegati Onu dall’Ambasciatore Sandro De Bernardin. A capo della delegazione nazionale dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) e quindi dell’intera rete intergovernativa nell’anno della presidenza italiana, De Bernardin ha sottolineato che la nascita di questa organizzazione (che conta oggi 32 Paesi membri, oltre agli osservatori e ai numerosi partner internazionali) è stata decisa nel 1998 in seguito a una ricerca che mostrava quanti ancora ignorassero cosa sia stata la Shoah: “L’orrore di Auschwitz, Treblinka, Sobibor rischiava di scomparire dalla memoria collettiva delle nuove generazioni, e da allora i membri dell’IHRA hanno lavorato per invertire questa tendenza rafforzando, promuovendo e portando avanti l’educazione e la formazione su questi temi”. E ha continuato chiedendo all’Assemblea delle Nazioni Unite: “Ma la memoria collettiva è in condizioni migliori, oggi? E, in particolare, le persone sono abbastanza consapevoli che la Shoah non è stata un incidente della Storia nato per caso ma il risultato di un processo segnato da passaggi molto specifici? E che il principale tra questi passaggi, vere e proprie pietre miliari, è stata la discriminazione legale di alcune parti della società? Che la Shoah era stata preceduta e annunciata dalla progressiva negazione dei diritti umani?”.
Per il Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres la proliferazione di gruppi neonazisti e i tentativi di riscrivere la storia e distorcere i fatti per quello che riguarda la Shoah sono segnali chiari: “Dall’assalto mortale a una sinagoga negli Stati Uniti alla profanazione dei cimiteri ebraici in Europa, questo odio secolare non solo è ancora forte ma sta peggiorando”. “Inevitabilmente, dove c’è antisemitismo, nessuno è al sicuro”, ha dichiarato Guterres. “In tutto il mondo, stiamo assistendo ad un inquietante aumento di altre forme di intolleranza”.