NARRATIVA PER RAGAZZI Cinque magnifiche mamme
Renata Piątkowska / TUTTE LE MIE MAMME / Giuntina
Anticipiamo qui un testo che verrà pubblicato sul numero di febbraio di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini.
“Poteva entrare nel ghetto anche più volte al giorno, riusciva a superare i controlli ai cancelli grazie a un permesso speciale. Jolanta cercava di aiutare tutti”. Tutte le mie mamme, appena pubblicato dalla casa editrice Giuntina nella collana Parpar, è un libro per ragazzi. Ma anche gli adulti possono trovarci più di uno spunto: è la storia di un legame speciale, che nasce nella Polonia sotto occupazione nazista e nel luogo più pericoloso: il Ghetto di Varsavia. È là infatti che il piccolo ebreo Szymon trova il braccio teso di una coraggiosa infermiera, che lo porta fuori da quel luogo terribile salvandolo da morte certa. A raccontarlo è questo bel libro illustrato con testi di Renata Piatkowska e disegni di Maciej Szymanowicz. La madre naturale, costretta ad abbandonare il figlio per garantirgli un futuro. L’infermiera che diventa un tramite tra il mondo dentro il Ghetto e quello della possibile salvezza fuori. E quindi le altre figure femminili che vengono in soccorso a Szymon negli anni di attesa e angoscia per la fine dell’incubo. Ciascuna un po’ mamma. Ciascuna decisiva per questa operazione di salvataggio andata a buon fine. Ma la grande protagonista è lei, Jolanta. O più correttamente Irena Sendler, il suo vero nome. Nata il 15 febbraio del 1910 a Varsavia, allo scoppio della guerra si attiva per aiutare le famiglie più povere e salva diversi giovani dalle deportazioni ai lavori forzati in Germania. Nel 1942 il Consiglio per l’aiuto agli ebrei, chiamato “Zegota”, la nomina a capo del Dipartimento infantile. In quanto impiegata dell’assistenza sociale, Irena dispone di un lasciapassare per entrare nel Ghetto. È una possibilità che la giovane donna usa per organizzare numerose fughe di bambini e adulti. Tutte le mie mamme racconta quella di Szymon. Ma ce ne sarebbero tante altre da menzionare. Centinaia. Anzi, migliaia. Non a caso, dal 1965 è una “Giusta tra le nazioni”. Chi meglio di lei per il riconoscimento conferito dallo Stato di Israele per gli eroi del Novecento?
Adam Smulevich, Dafdaf, febbraio 2019