Palermo e i segni dell’offesa
L’antisemitismo e il dramma delle leggi razziste in un’elaborazione drammaturgica. A metterlo in scena al Teatro Biondo di Palermo gli studenti del Laboratorio teatrale del Liceo scientifico Galileo Galilei. “I segni dell’offesa”, il titolo dello spettacolo scritto e diretto da Adriana Castellucci, con il patrocinio tra gli altri della Presidenza della Regione Siciliana, del Comune di Palermo e dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane. La rappresentazione trae spunto dalle circolari scolastiche del 1938-39, applicative delle leggi razziali del fascismo oltre che da verbali relativi a procedimenti disciplinari nei confronti di allievi e insegnanti. Allo spettacolo è seguito il dibattito curato dall’Istituto Gramsci Siciliano con protagonisti il vicepresidente UCEI Giulio Disegni (a sinistra nell’immagine in alto), Valeria Galimi (Università di Milano), Tommaso Baris (Università di Palermo), Nino Blando (Università di Palermo) e Matteo Di Figlia (Università di Palermo).
Tornando all’opera teatrale “I segni dell’offesa”, il testo trae spunto da circolari scolastiche del 1938-39, applicative delle Leggi razziste, oltre che dai verbali relativi a procedimenti disciplinari nei confronti di docenti e allievi, e li accosta ad altri scritti, dal Manifesto della razza, ai diversi articoli antisemiti comparsi su la stampa siciliana dell’epoca; dalle memorie di Anna Fubini a Palermo e di Giorgina Levi a Torino alle testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah.