Politici distratti

bassanoIl consigliere comunale di Pisa, Manuel Laurora, eletto nella lista delle Lega, si è pubblicamente scusato per non essersi alzato durante il minuto di silenzio dedicato alle vittime della Shoah. “Mai avrei voluto che il mio atteggiamento suscitasse interpretazioni diverse dal mio pensiero” si è giustificato. Nella sua “distrazione” dev’essergli anche sfuggito che come libro preferito sul suo profilo pubblico Facebook sia presente soltanto il Mein Kampf. Chissà come il suo pensiero avrà interpretato queste letture farneticanti. “Una lettura molto interessante” la definì cinque anni fa, e adesso “dovrebbe essere studiato nelle scuole…” ha chiarito in risposta a un commento. Forse potrebbe essere sterile dibattere sulle “distrazioni”, o meglio, sul milionesimo caso in cui qualche politico o consigliere comunale in Italia elogia il nazi-fascismo o esprime atteggiamenti antisemiti. Eppure, si ha l’impressione che nella nostra attualità chiunque sia maggiormente libero di farlo, si senta in qualche modo legittimato, come anche nell’impedire a uno straniero di salire su un mezzo pubblico o nell’arrivare a intimidirlo – pare sia successo l’altro ieri a Milano, ma è solo uno dei tanti di una lunga serie -. In tale contesto anche il Mein Kampf, insieme ai Protocolli dei Savi di Sion, diventano “letture interessanti”, da condividere sui social networks, e da proporre nelle aule scolastiche. Un libro che, stando ai dati Amazon dell’anno scorso, è cresciuto notevolmente nelle vendite. Sempre che i compratori non siano tutti storici naturalmente.
A una settimana dalla conclusione del Giorno della Memoria, pare che di memoria, in generale, ne sia rimasta ben poca.

Francesco Moises Bassano