L’Italia e il decreto sicurezza,
le proteste nelle città

rassegnaDa Nord a Sud, in quasi trecento Comuni sono stati organizzate ieri manifestazioni per contestare le politiche del governo sui migranti: dal decreto sicurezza, alla chiusura dei porti, ma anche contro gli episodi di razzismo che si sono moltiplicati negli ultimi mesi. L’appuntamento, in tutte le città italiane, è stato davanti ai municipi (Repubblica). Approfondimenti sulle manifestazioni, nelle cronache locali dei quotidiani (ad esempio, Torino, Milano, Firenze, Bologna, Trento) mentre, a proposito di migranti, riguardo al dibattito sulla Sea Watch la Procura di Catania ha affermato che non c’è nessun rilievo penale a carico dell’organizzazione: nel soccorrere i 47 migranti al largo della Libia la ong ha agito correttamente (La Stampa).

Ricordando Arpad Weisz. Si svolge oggi a San Siro, in occasione della gara tra Inter e Bologna, la cerimonia in memoria di Arpad Weisz, uno dei più grandi tecnici degli anni ’30, che vinse con entrambe le squadre per poi essere costretto a fuggire dall’Italia a causa delle Leggi razziste. Figlio di ebrei ungheresi, fu assassinato ad Auschwitz nel 1944. Inter e Bologna scambieranno due maglie con scritto il suo nome, accompagnato dal numero 18, numero che nell’alfabeto ebraico rappresenta la “vita”.A San Siro verrà proiettato pure un video sulla mostra “Arpad Weisz. Se il razzismo entra in campo”, ricorda la Gazzetta dello Sport, parlando dell’esposizione che sarà protagonista al Memoriale della Shoah di Milano.

Pubblica amministrazione e Memoria. Ritratto sul Sole 24 Ore di Luca Attias, Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale. Nell’articolo si ricorda come al momento di prendere l’incarico, il 16 ottobre scorso, Attias abbia “dedicato le sue parole alla memoria degli eventi che 75 anni prima avevano portato alla deportazione degli ebrei di Roma. Sua madre, del resto, si era salvata scappando con una parte della sua famiglia a Velletri. Le ferite di quella tragedia assoluta – scrive il Sole – rendono probabilmente tutto il resto relativo. Compresi i rischi che ha scelto di correre, combattendo la sua battaglia ventennale per spingere la Pubblica amministrazione ad affrontare l’emergenza digitale”.

Il liceo Tasso oggi e nel ’38. Sul Corriere, Walter Veltroni racconta di essere tornato oggi al suo liceo, il Tasso di Roma, e aver frequentato per qualche giorno le lezioni. Tra le altre cose ricorda il lavoro fatto dall’istituto per recuperare i nomi dei ragazzi che subirono la discriminazione delle Leggi razziste nel 1938. “In una cerimonia svoltasi nell’aula magna del liceo è stato fatto il loro straziante appello: Alatri, Almagià, Beer, Cagli, Kamenetezky,… Tra questi ragazzi, sottoposti alla più odiosa delle discriminazioni, c’erano Mario Pirani e le sorelle Mafai. Miriam scriverà: ‘Improvvisamente scoprimmo di non essere italiane come fino ad allora avevamo pensato, ma di essere ebree… Da un giorno all’altro incontrammo la nostra diversità come un pericolo e una colpa’”. A proposito di scuola e Memoria, Avvenire Sette ricorda i lavori del concorso Miur-UCEI “I giovani ricordano la Shoah” e la premiazione dei vincitori al Quirinale.

Macerata, un anno dopo. L’ex direttore di Repubblica Ezio Mauro intervista Luca Traini, l’estremista di destra che a Macerata lo scorso anno sparò e ferì alcuni migranti in un raid razzista. Traini afferma a Repubblica di essersi pentito e di voler chiedere scusa di persona alle sue vittime.

Segnalibro. Toscanini. La coscienza della musica è il nuovo libro di Harvey Sachs (il Saggiatore), una biografia definitiva del direttore d’orchestra in cui si ricordano i suoi no al fascismo e nazismo, del suo rapporto con lo scrittore austriaco Stefan Zweig, del suo rapporto con la Filarmonica israeliana. Ne parla il Corriere della Sera. Sul Domenicale del Sole 24 Ore invece Sergio Luzzatto parla del libro Behind the lines. La partita impossibile (Editrice impressioni grafiche) di Manlio Callegari dedicato alla Resistenza: “il libro di Calegari costituisce la replica più meditata, più sensibile, più degna, alla vulgata antiresistenziale” di Giampaolo Pansa.

A Digiuno con il Talmud.“Il trattato sul digiuno è complesso, sobrio, profondo. Proprio come difficile è la sfida dell’astinenza e della rinuncia. Una sfida che va riservata ai momenti di crisi, come ultimo rimedio quando lo stato abituale delle cose è sul punto di alterarsi, o la sciagura è già avvenuta”, così Giulio Busi presenta sul Domenicale del Sole 24 Ore il terzo trattato del Talmud – Ta’anit, Digiuno – tradotto in italiano.

Futuro e letteratura. Sul Corriere Lettura una dotta riflessione, tra riferimenti letterari, filosofici e religiosi e con molti richiami ebraici – da Michelstaedter a Joseph Roth -, di Claudio Magris sul significato di futuro.

Complottismo mondiale. Dal Sud Africa al Venezuela, non si contano le teorie del complotto che la retorica populista rilancia di questi tempi e oggetto oggi dell’analisi di Furio Colombo (Fatto Quotidiano). “Nel Senato italiano – ricorda Colombo – qualcuno ha pensato che fosse il momento giusto per rimettere sul tavolo, bene in vista, “I Protocolli dei Savi di Sion”. Ma le parole d’ordine sul nemico (nemico è chiunque offra le prove sulle totali invenzioni del sovranismo), le istruzioni per l’eliminazione del “prima”, il cambiamento del passato e una narrazione adatta a un presente mondiale chiuso in un sinistro indovinello (dove si va di qui?) sono uguali nel mondo. Poiché viviamo circondati da un comportamento assurdo, non è improprio concludere con una frase che sembra assurda: è in corso un colpo di stato mondiale”.

Le note di Bernstein al Museo. Nel centenario della nascita del grande direttore, il Museo Ebraico di Vienna, fino al 28 aprile, inaugura la mostra Leonard Bernstein, un newyorchese a Vienna: foto e documenti che ripercorrono un rapporto dapprima esitante, poi entusiasta, racconta il Corriere Lettura.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked