Oltremare – Rumore

fubiniEcco arrivato il rumore. Gantz ha parlato, ma è come l’Inter, che vince ma non convince. Guarda apertamente il gobbo con il discorso da centellinare frase per frase per dare il tempo alla claque di spellarsi i palmi delle mani e lanciare urletti francamente più adatti a un concerto rock degli anni Ottanta che ad una dichiarazione “io esisto” fatta quando ormai tutti i politici vecchi e nuovi hanno giù detto più o meno lo stesso. Gesticola chiaramente a comando e si insinua il sospetto che ci fosse accanto al gobbo uno della produzione che gli ricordava le mosse, come i coreografi che ballano a specchio dei vip sui palcoscenici, non sia mai che si avventurino in una piroetta fuori tempo.
Con i tempi poi, ci siamo pochisssimo: 12 minuti anticipati, con un picco di contenuto ogni 3 (giuro, questo era quello che girava nei media già dal giorno prima), ma oltre 32 i minuti effettivi. Se sfora così già da adesso figuriamoci cosa può fare all’ONU – mandano le guardie a tirarlo giù dal palco con o senza disegnini in stile Willy il Coyote di bombe con linea rossa come il predecessore.
I contenuti? E chi li ha ascoltati? Tanto Gantz è il salvatore, quello che dice è quasi del tutto irrilevante, a condizione che faccia le alleanze giuste e le faccia in fretta. Bogie Yaalon è salito sul filo per primo, e adesso sono in due a cantare dabim dabom.

Daniela Fubini