Parigi contro l’odio
“Esiste un vecchio antisemitismo in stile anni Trenta che si ricicla oggi. Tutti continuano a ripetere la frase di Brecht: ‘Il ventre che ha partorito la bestia immonda è ancora fecondo’. Ed è vero, ma oggi la Bestia Immonda esce anche da un altro ventre. Gli ebrei sono il primo bersaglio di una convergenza delle lotte tra la sinistra radicale antisionista e giovani di banlieue vicini all’islamismo”. È quanto afferma Alain Finkielkraut in una intervista con Repubblica a pochi giorni dall’aggressione subita a Parigi. Finkielkraut afferma: “Non immaginavo quest’improvvisa notorietà. Un intellettuale come me di solito parla dei suoi libri, non di fatti di cronaca di cui è protagonista”.
La giornata di ieri, in Francia, è stata segnata da un nuovo gravissimo episodio: la profanazione di un cimitero ebraico vicino Strasburgo. Ma anche dalla mobilitazione indetta dalle principali forze politiche, scese in piazza nella Capitale e in molte altre città per dire no all’odio. “Doveva essere la giornata del riscatto, della reazione della Francia repubblicana all’antisemitismo che ritorna e dilaga. E la giornata di ieri lo è stata – spiega La Stampa – con una settantina di manifestazioni in tutta la Francia per dire no a quella brutta bestia e un fiume di persone (politici e pure tanta gente comune) che ha invaso la piazza della République a Parigi”.
“Ventimila persone – scrive il Corriere – hanno riempito Place de la République a Parigi, tra le quali il premier Edouard Philippe, gli esponenti di una ventina di partiti e molti cittadini comuni. Non Marine Le Pen con il suo Rassemblement National, non invitata. Circostanza importante, perché rivela le divisioni che attraversano la lotta contro l’antisemitismo”.
La profanazione è così commentata (su Repubblica) da Umberto Gentiloni: “Una bestia nascosta che non muore mai, scompare per lunghi intervalli per poi tirare fuori la testa con gesti visibili o clamorosi. Di nuovo le svastiche a profanare cimiteri ebraici in terra d’Alsazia, dove più forte è stata la tessitura per costruire un destino comune nel vecchio continente lacerato da guerre e contrapposizioni in chiave franco tedesca”.
Nota critica per Andrea Marcenaro, che sul Foglio scrive: “Nemmeno tre settimane sono passate dal Giorno della Memoria e dagli editoriali grondanti severi moniti e allarmanti previsioni. Bene. Repubblica.it delle 17 e 34, nell’ultimo giorno da direttore di Mario Calabresi, aveva messo la notizia su Quatzenheim al diciannovesimo posto. Dopo Claudia Schiffer”.
Resta centrale, sulle pagine milanesi, la vicenda relativa ai lavori sul Monte Stella. Ad aprire una nuova polemica sono Giancarlo Consonni e Graziella Tonon, della direzione scientifica dell’archivio Piero Bottoni, che su Repubblica accusano: “Il Giardino dei Giusti, se vuole essere credibile e acquisire la più vasta adesione e il più vasto consenso, deve a sua volta conquistarsi il suo spessore storico con un’opera degna, di fondazione, non con una operazione parassitaria e devastante”.
Ritenterà la corsa alla Casa Bianca Bernie Sanders, il senatore del Vermont nato da genitori polacchi sfuggiti alla Shoah che tre anni fa contese la candidatura democratica a Hillary Clinton. Spiega La Stampa: “Le proposte centrali saranno quelle del 2016, come la sanità e l’università gratuita per tutti, ma allargate per comprendere le istanze egalitarie emerse negli ultimi anni come forza trainante del populismo in tutto il mondo”.
Nuova luce su Lia Wainstein, intellettuale ebrea simbolo di una stagione d’Europa in occasione dell’uscita di un volume che raccoglie alcuni suoi scritti e che sarà presentato nel pomeriggio a Roma. Così la descrive Stefano Folli nell’introduzione, proposta su Repubblica: “Fiera della propria autonomia civile, capace di farsi testimone del suo tempo, partecipe di tutti i drammi che hanno sconvolto l’Europa, ma senza mai farsi travolgere dagli eventi”.
Presentato ieri a Roma, con la partecipazione della presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e del Testimone Piero Terracina, il Viaggio della Memoria “Ora, noi testimoni” patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio. L’iniziativa, che si rivolge a oltre 400 studenti di terza media provenienti da 14 comuni della provincia, è segnalata sul dorso cittadino del Corriere.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(20 febbraio 2019)