“Museo ebraico di Bruxellesfatta giustizia per le vittime”
“La comunità ebraica nel suo insieme ha subito le conseguenze di questo terribile attacco antisemita. Credo che la giustizia sia la risposta della democrazia al terrorismo e che ne abbiamo la prova nel giudizio appena pronunciato”, così Michèle Hirsch, avvocato del Comitato di coordinamento delle organizzazioni ebraiche del Belgio, dopo la pronuncia della sentenza di condanna di Mehdi Nemmouche, il terrorista responsabile della strage islamista al Museo ebraico di Bruxelles del 24 maggio 2014. Nell’attacco armato erano state assassinate quattro persone. Il Tribunale belga, dopo due mesi di processo, ha riconosciuto la responsabilità di Nemmouche e ha condannato anche il suo complice, Nacer Bendrer, che ha fornito le armi per la strage.
“Che il nome di questi terroristi antisemiti vengano cancellati e che sia ricordata solo la resilienza delle nostre istituzioni democratiche, della comunità ebraica e della popolazione belga”, ha detto Yohan Benizri, presidente dell’ente rappresentativo dell’ebraismo belga. I giudici hanno sposato la tesi dell’accusa e della parte civile respingendo la folle tesi di una cospirazione, sostenuta invece dagli avvocati della difesa. A questi ultimi il messaggio di Benizri: “la mia educazione mi impedisce di qualificarli; hanno
hanno cercato di minare la nostra democrazia portando teorie nauseanti davanti alla nostra corte d’assise, non posso che deplorarlo e condannarlo. Questi stessi avvocati continueranno a criticare il nostro sistema giudiziario perché hanno perso miseramente. Ma nulla deve prevalere sulla nostra determinazione a lottare per i nostri valori”.