…incubi
Un bimbo immunodepresso dopo pesanti cure per una leucemia, una classe che non ha potuto frequentare perché forse non tutti i suoi compagni sono stati vaccinati, e un assedio sui social contro la sua famiglia fatto di insulti e minacce e schedature personali. Una famiglia, colpevole di proteggere lo stato immunitario del proprio figlio, si ritrova così, all’improvviso, bersaglio di improperi e accuse e attacchi brutali. Una famiglia trattata da appestata, circondata, anziché da affetto e calore umano, da odio e disprezzo.
È il segno dei tempi. Il mondo intorno a noi è ogni giorno più irriconoscibile. E non solo per noi ebrei, testimoni quotidiani della mostruosa stupidità dell’antisemitismo, ma per tutti coloro che si aspettano di vivere anche solo la normalità dei rapporti umani, nella reciproca comprensione, nella solidarietà, nel rispetto l’uno dell’altro. In una società che, se non collega sulla base di questi principi e sentimenti, non ha ragione di essere.
A volte si spera di risvegliarsi all’improvviso da un sogno che somiglia sempre più a un incubo. Non si riesce a credere di star vivendo giorni in cui la disumanità abbia raggiunto tali vertici di insensibilità, di stupidità. E non ci si sa abituare all’idea che ‘la crudeltà abbia un cuore umano’.
Dario Calimani, Università di Venezia