Scuola ebraica, nasce il fondo Segre

Geologo, geografo, cartografo, paleontologo di grande fama, Aldo Giacomo Segre (1918-2018) si è impegnato su più fronti nell’arco del suo secolo di vita conciliando studi scientifici con interessi umanistici. A pochi mesi dalla scomparsa di questa straordinaria figura di studioso, che prese parte a più spedizioni in Antartide, mille suoi volumi ad argomento ebraico, una parte della sua ingente biblioteca di 12mila opere, trasferita dalla sua casa di Merano all’istituto di Paleontologia Umana di Anagni e contenente libri di geologia e vulcanologia accanto a testi di teatro o di incisioni, sono stati donati alle scuole ebraiche di Roma. Donazione che è stata festeggiata con l’apertura di un Fondo Segre e con una cerimonia in suo onore, svoltasi presso l’aula magna del liceo Renzo Levi della Capitale.
A sottolineare l’importanza del libro come strumento primario per l’apprendimento è stato nell’occasione il preside rav Benedetto Carucci Viterbi, che ha anche messo in evidenza la capacità di Segre di coniugare discipline scientifiche ed umanistiche, con l’auspicio di recuperare la biblioteca come entità viva in seno alla scuola.
Un momento, quello festeggiato nell’aula magna, che segna “la chiusura di un ciclo, con il ritorno dei libri in un contesto educativo ebraico”. Così la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.
Ad intervenire anche Simona Pianese Longo, dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana, che ha coordinato il trasferimento dei volumi; Renato Sebastiani, che ha ricordato il suo rapporto con Segre, con il quale negli anni Ottanta ha svolto sopralluoghi e misurazioni nel Lazio, spaziando con lui sui temi più diversi, dalla meccanica alla storia dell’arte e cogliendo aspetti inediti del paesaggio fisico intorno a loro; Barbara Saracino, che ha illustrato ai ragazzi la tipologia dei volumi della biblioteca; Francesca Bretzel, nipote di Segre, che ha condiviso alcuni ricordi personali dello zio.
A chiudere la mattinata Leone Paserman, ex presidente della Comunità ebraica, tra quanti hanno più attivamente contribuito affinché il trasferimento si concretizzasse.

(14 aprile 2019)