“Ferrara, città incredula”

rassegnaL’aggressione verbale e fisica subita da un ragazzino ebreo ferrarese arriva su tutta la stampa nazionale. “Incredula – scrive Repubblica – è un’intera scuola, un’intera città, Ferrara, casa dello scrittore Giorgio Bassani, che raccontò le persecuzioni degli ebrei, dove ha messo radici il Museo nazionale dell’ebraismo e della Shoah”. Tra le altre, ad essere riportate sono le parole del presidente della Comunità ebraica Andrea Pesaro. “Non è l’aggressione in sé, il punto. Mi preoccupa come un ragazzino possa aver trovato quelle parole. Quale retroterra nascondono, quale ambiente può fornire una nozione così specifica, chiara, violenta? Parlare addirittura della riapertura dei forni è tanto, bisogna capire – il suo commento – da quali canali è arrivato qualcosa di simile a un bambino delle medie”. Sullo stesso tema interviene il parlamentare Emanuele Fiano in una intervista: “II problema – afferma – è che la banalizzazione del male è in corso da anni, in rete girano senza filtro offese, barzellette sulla Shoah. Prendiamo la parola lager: è usata per qualsiasi cosa, ma era una macchina di sterminio. Bisognerebbe stare più attenti e che tutti ci sentissimo narratori di ciò che è stato”. Il rabbino capo Luciano Caro, interpellato dalla Stampa, afferma: “Collocherei l’episodio in un ambito di ignoranza di due bambini che litigano senza un retroterra antisemita. Insulti comunque gravi, perché riflettono quello che i più piccoli respirano negli stadi, nei manifesti per strada”.

L’incendio che ha colpito la cattedrale di Notre Dame a Parigi ha suscitato la reazione e la solidarietà del mondo intero. L’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, segnala le parole del del Gran Rabbino di Francia Haim Korsia. Nel suo messaggio rav Korsia ha manifestato “amicizia e sostegno in preghiere alla Chiesa cattolica”. In un testo pubblicato dal Corriere lo scrittore Alessandro Piperno definisce Parigi “la capitale spirituale di un mondo più vasto della Francia, dell’Europa e di qualsiasi altra cosa la mia mente sia in grado di concepire”.
Marek Halter, intervistato dal Quotidiano Nazionale, alla domanda “Cosa c’insegna il dramma di Parigi?” così risponde: “Che il mondo in cui viviamo è fragilissimo. Possiamo andare su Marte mentre sulla Terra monumenti carichi di storia possono finire in cenere in un attimo. Ma ci insegna anche che alle tragedie si può reagire”.

La Stampa presenta la giornata di studi “Carte di razza, di governo e di coraggio civile” che si svolgerà questa mattina all’Archivio Centrale dello Stato con al centro il recente ritrovamento di carte inedite relative al fascismo e alla persecuzione antisemita che prese avvio nel 1938. “C’è voluto un anno di lavoro, abbiamo rinvenuto documenti e archivi che costituiscono un importante contributo per lo studio della storia nazionale” spiega al quotidiano torinese Micaela Procaccia, sovrintendente dell’Archivio.

Primo giorno di presentazione delle liste dei partiti in corsa per le Europee. Tra i candidati della Lega, il Messaggero segnala il romano Angelo Pavoncello, definendolo “rappresentante degli ambulanti e della comunità ebraica”.

Polemica a Milano per il patrocinio dato dalla giunta del Municipio 1 guidato dal PD al Festival Internazionale del Cinema Documentario Palestinese ed Arabo in programma a maggio. Secondo Filippo Jarach, capogruppo di Forza Italia nel Municipio, che ne parla con Libero, “il fulcro dell’iniziativa non sarebbe tanto la cultura palestinese come viene presentato dalla delibera, ma la denuncia dell’acceso conflitto, descritto solo dalla prospettiva del mondo arabo senza il contraltare”.

Significativo interesse mediatico per il libro “Ricette e precetti” di Miriam Camerini, pubblicato negli scorsi giorni dalla casa editrice La Giuntina. “Quarantacinque storie e ricette che raccontano in modo documentato ma divertente e leggero del rapporto intricato fra cibo e norme religiose ebraiche, cristiane e islamiche” scrive il quotidiano triestino Il Piccolo, che in una pagina dedicata riporta la prefazione di Paolo Rumiz. In una intervista con il settimanale Donna Moderna, l’autrice parla del suo sogno di diventare la prima donna rabbino italiana nel quadro dell’ortodossia ebraica. Afferma Camerini: “Sono fiduciosa che, con il tempo, si capirà che l’esclusione delle donne dal rabbinato è frutto di una cultura e una mentalità figlie del passato”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(17 aprile 2019)