Ticketless – Auguri Daniel!

alberto cavaglionRicorre nel 2019 il bicentenario della nascita di Mary Ann Evans, in arte George Eliot, acuta osservatrice dei fermenti interni all’ebraismo europeo e autrice di un romanzo, Daniel Deronda, che da poco si può leggere in nuova edizione italiana per i tipi di Fazi (2018). Esce ora da Giuntina, per mano di Elia Boccara, una elegante monografia G. Eliot e la nascita dello stato ebraico. D. Deronda: un idealista nell’Inghilterra vittoriana. Rimango sempre colpito dalla instancabile vitalità di Elia Boccara, cui si devono, sempre presso lo stesso editore, una affascinante autobiografia e un saggio che ha fatto molto discutere l’anno scorso, dedicato ad un tema controverso quanto altri mai (Sionisti cristiani in Europa, 2017).
La vicenda di questo romanzo dimostra che il sionismo non fa eccezione rispetto ad altre snodi novecenteschi. La letteratura ha fin dall’antichità classica antenne più sensibili della storia o della storia della storiografia, ma spesso non viene capita. Il principio vale per il sionismo, per la Shoah, per la Resistenza al nazifascismo. Nel caso di Eliot la questione ha un retrogusto amaro. Se il sionismo, come movimento di emancipazione nazionale, fosse nato un trentennio prima, come Eliot aveva vaticinato (la prima edizione di Deronda è del 1876!), se la sua profezia fosse stata ascoltata prima, le sorti dell’ebraismo in Europa nel Novecento con ogni probabilità sarebbero state meno tragiche.

Alberto Cavaglion

(1 maggio 2019)